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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 10 febbraio 2013

Carlo Climati: "L'amicizia è un tesoro per i giovani"

Cari amici ed amiche.

Sul sito "Zenit", ho visto un interessante articolo scritto da Carlo Climati ed intitolato "L'amicizia è un tesoro per i giovani" .

E' particolarmente interessante la parte che recita:

"L’amicizia è un valore veramente importante per i giovani. È un tesoro meraviglioso, inestimabile, che non può assolutamente mancare nella vita di ogni persona.

Nell’amicizia sono racchiuse tantissime ricchezze: l’altruismo, l’intimità, l’allegria, l’impegno, la gioia dell’incontro e della scoperta dell’altro, la capacità di comprendersi e di accettarsi reciprocamente, la possibilità di trovare conforto nei momenti difficili.

Per tutte queste ragioni si dice che “chi trova un amico trova un tesoro”. Non un tesoro fatto di denaro o di gioielli, ma un immenso patrimonio interiore, che accarezza il cuore e dona gioia alla nostra anima.

Ecco perché, dal punto di vista educativo, è importante saper trasmettere ai giovani la bellezza del valore dell’amicizia. Essa rappresenta il nostro primo, grande momento di incontro con gli altri, fin dalla più tenera infanzia.

Ma come viene vissuto, dai ragazzi di oggi, il valore dell’amicizia? Tanti giovani hanno una vocazione innata nei confronti di questo valore. Sono letteralmente affascinati dall’idea di potersi donare in modo completo e disinteressato al prossimo.

Di sicuro, avvicinandosi al mondo che li circonda, i ragazzi partono con le intenzioni giuste e con tanto entusiasmo. Ma poi, col passar del tempo, incontrano alcuni ostacoli.

Il loro innato altruismo e la loro voglia di impegno si scontrano spesso con una società aggressiva, frenetica e superficiale.

Non sempre i ragazzi, nel mondo di oggi, hanno la possibilità di vivere pienamente la loro vocazione per l’amicizia. A volte si sentono disillusi, smarriti, avvolti da una tendenza al pessimismo che impedisce loro di esprimersi.
". ".

Io penso che queste parole cozzino un po' con le dinamiche dei nostri giorni.
Oggi si pensa più all'"io" che non al "noi". 
Anzi, spesso e volentieri si vuole prevaricare sugli altri o si pensa a fare amicizia solo se "conviene". 
Allora, cosa è successo?
Il valore dell'amicizia non esiste più?
Io penso che il valore dell'amicizia si sia molto un po' eclissato.
Paradossalmente, qui c'è una situazione che vede un mondo in cui si può comunicare da lontano ma in cui manca l'autenticità dei rapporti umani.
Oggi, noi abbiamo internet, che ci permette di comunicare anche con persone che abitano negli Stati Uniti d'America o in Gran Bretagna, piuttosto che in qualsiasi altro posto del mondo.
Però, una cosa del genere non porta ad un vero rapporto di amicizia ma, al massimo, porta ad un potenziale rapporto di amicizia.
Ora, anch'io uso la rete e ho un profilo su Facebook.
Però, tutte queste persone con cui sono in contatto attraverso Facebook sono amici?
Io penso che la risposta sia ovvia: no o almeno non nel senso stretto del termine!
Certo, ho degli ottimi interlocutori.
Prendiamo, ad esempio, Irene Bertoglio, che mi dà sempre degli ottimi spunti.
Parliamo anche di Morris Sonnino, di Francesca Padovese, di Fabio Trinchieri e di Vittorio Leo, altri  interlocutori che mi danno spunti.
Parliamo anche di Marco Stella che ringrazio ancora dell'aiuta che mi sta dando per la ricerca del lavoro.
Reputo queste persone (come altre) degne della mia stima.
Sonnino, tra l'altro, mi ha più volte difeso.
Con qualche altra persona che ho conosciuto su Facebook ho avuto modo di interloquire inviando cartoline postali.
Però, considerare queste persone come amiche nel senso stretto del termine diviene un po' avventuroso.
Infatti, nell'amicizia vera serve una cosa importante, lo scambio di esperienze vere che si può avere solo ed esclusivamente con la conoscenza diretta.
L'amicizia è sì un atto di fiducia nella persona con cui si fa amicizia ma è anche uno scambio diretto di esperienze.
San Pietro non divenne amico di Gesù Cristo attraverso la chat.
San Pietro divenne amico di Gesù Cristo perché si fidò di lui e con lui condivise esperienze e visse in comunione.
Oggi, con la crisi della famiglia ed i giovani sempre più chiusi nelle loro stanze a chattare sta venendo meno sempre di più l'amicizia, quella vera.
A questo punto, è meglio fermarsi e riflettere.
Cordiali saluti. 





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