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giovedì 14 febbraio 2013

La crisi della Chiesa

Cari amici ed amiche.

Sul blog "Rorate Caeli", ho trovato un articolo intitolato "La crisi della Chiesa è una crisi dei vescoviA Londra, la messa "Pride"".
Ora, nella sua storia, la Chiesa ebbe momenti di crisi.
Basti pensare allo Scisma dei Tre Capitoli (che ci tra il V ed il VII secolo AD), l'Iconoclastia (che avvenne nell'VIII secolo AD), lo Scisma d'Oriente (che avvenne nel 1054 AD), la Cattività Avignonese (che avvenne tra il 1309 ed il 1377), lo Scisma d'Occidente (che ci fu tra il 1378 ed il 1417), la Riforma protestante (che ci fu nel XVI secolo), l'Illuminismo del XVIII secolo e la Rivoluzione francese del 1789.
Queste crisi portarono a situazioni gravi.
Per esempio, cito lo Scisma dei Tre Capitoli e l'Iconoclastia, che favorirono l'avanzata dagli Arabi nell'Impero Bizantino.
Cito anche la Riforma protestante.
Durante quel periodo, nel 1526, i Turchi minacciarono l'Europa, con la loro vittoria a Mohacz, in Ungheria.
Però, la Chiesa riuscì sempre a rialzarsi da questi momenti.
Questa volta, però, è diverso.
Leggete questa meditazione dell'allora cardinale Joseph Ratzinger che fu fatta durante la Via Crucis de Venerdì Santo del 2005:

"Che cosa può dirci la terza caduta di Gesù sotto il peso della croce? Forse ci fa pensare alla caduta dell’uomo in generale, all’allontanamento di molti da Cristo, alla deriva verso un secolarismo senza Dio. Ma non dobbiamo pensare anche a quanto Cristo debba soffrire nella sua stessa Chiesa? A quante volte si abusa del santo sacramento della sua presenza, in quale vuoto e cattiveria del cuore spesso egli entra! Quante volte celebriamo soltanto noi stessi senza neanche renderci conto di lui! Quante volte la sua Parola viene distorta e abusata! Quanta poca fede c’è in tante teorie, quante parole vuote! Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui! Quanta superbia, quanta autosufficienza! Quanto poco rispettiamo il sacramento della riconciliazione, nel quale egli ci aspetta, per rialzarci dalle nostre cadute! Tutto ciò è presente nella sua passione. Il tradimento dei discepoli, la ricezione indegna del suo Corpo e del suo Sangue è certamente il più grande dolore del Redentore, quello che gli trafigge il cuore. Non ci rimane altro che rivolgergli, dal più profondo dell’animo, il grido:Kyrie, eleison – Signore, salvaci (cfr. Mt 8, 25).".

Queste parole erano riferite agli uomini di Chiesa, come lo erano quelle dette dallo stesso Ratzinger al suo primo discorso da Papa, quello con la Benedizione "Urbi et Orbi" del 19 maggio 2005:

"Cari fratelli e sorelle,
dopo il grande Papa Giovanni Paolo II, i signori cardinali hanno eletto me, un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore.
Mi consola il fatto che il Signore sa lavorare ed agire anche con strumenti insufficienti e soprattutto mi affido alle vostre preghiere.
Nella gioia del Signore risorto, fiduciosi nel suo aiuto permanente, andiamo avanti. Il Signore ci aiuterà e Maria sua Santissima Madre starà dalla nostra parte. Grazie.".

E' chiaro che a questo punto ci sia in atto una grave crisi della Chiesa.
Questa crisi, però, si è innescata completamente all'interno della Chiesa stessa e la sua origine si può rintracciare in parte nel Concilio Vaticano II o almeno un una sua cattiva interpretazione.
Per esempio, una delle storture del Concilio Vaticano II fu la non condanna di certe ideologie, comunismo in testa.
Questa non condanna esplicita creò (e tuttora crea) un grosso problema alla Chiesa.
In pratica, questa non condanna legittimò il comunismo agli occhi dei cattolici più tiepidi ed inclini a questa ideologia.
Il comunismo, si sa, è un'ideologia legata al relativismo.
Quella denuncia fatta da Ratzinger nel 2005 ci mise in guardia da questo relativismo che si stava facendo strada dentro la Chiesa.
Oggi, la situazione è evidente.
Così, ci sono uomini che di Chiesa che, anziché annunciare la Parola di Dio, fanno ben altre cose.
Per esempio, partecipano a certe manifestazioni dei No Global o trasformano le chiese a loro affidate in case del popolo, mettendosi a cantare "Bella ciao" alla fine delle Santa Messa.
Ci sono preti che parlano a favore dei matrimoni gay ed altri che fanno discorsi pro-eutanasia.
Altri preti mettono in discussioni i dogmi, come il primato papale o il celibato.
Altri ancora svalorizzano la liturgia.
In pratica, il prete è diventato sempre più un uomo che fa carriera, uno show man o un attivista politico, perdendo di vista il proprio obiettivo che è insegnare la Parola e dare i Sacramenti.
Forse, quello di Papa Benedetto XVI che ha abdicato è un segno che questa crisi della Chiesa possa essersi aggravata.
Qui sotto ci sono dei video che mostrano gli abusi liturgici e ce n'è uno che parla della crisi della Chiesa. 
Cordiali saluti. 








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Ringrazio un caro amico di questa foto.