Cari amici ed amiche.
Ieri, il presidente Berlusconi ha parlato alla convention che si è tenuta alla Fiera di Milano.
La sala era gremita di gente.
Insieme a lui, c'era il segretario della Lega Nord e candidato alla presidenza della Regione Lombardia, Roberto Maroni che l'ha chiamato "Il mio presidente, non solo del Milan" e ha ricordato l'impegno nella lotta contro la mafia del governo del Popolo della Libertà e della Lega Nord.
Ricordo che il governo del presidente Berlusconi ha ripristinato l'articolo 41-bis (quello del carcere duro) per i mafiosi e sono stati fatti arrestare ben 32 dei 34 più pericolosi boss latitanti.
Questa è la differenza tra la vera lotta alla mafia e le chiacchiere di chi usa questo tema per le sue idee becere di partigianeria.
Tra l'altro, ho sentito che il sindaco di Melito Porto San Salvo, un tale Costantino Gesualdo, è stato arrestato per la 'ndrangheta il 12 febbraio scorso.
Gesualdo è del Partito Democratico.
Quindi, la lotta alla mafia non deve fare parte della lotta politica.
Il presidente ha fatto una panoramica della situazione del nostro Paese, toccando vari argomenti.
Uno dei più importanti è quello che riguarda l'IMU, Imposta Municipale Unica.
Il presidente era andato a parlare all'ANCE -Associazione Nazionale Costruttori Edili.
Ebbene, l'ANCE riferisce che con l'entrata in vigore dell'IMU il valore degli immobili è calato del 10%.
Inoltre, quell'odiosa imposta ha lasciato senza lavoro ben 190.000 persone, per effetto della crisi del settore immobiliare.
Lo Stato è diventato nemico delle imprese e delle famiglie.
Attraverso Equitalia, vengono fatti pignorare sia i macchinari delle aziende e sia le prime case delle famiglie.
Ciò è vergognoso.
Così, il presidente Berlusconi non ha proposto solo l'abolizione dell'IMU sulla prima casa e la restituzione di quei 4.000.000.000 di Euro che sono stati tolti ai cittadini (attraverso l'IMU sulla prima casa) per salvare la Banca "Monte dei Paschi" di Siena ma ha proposto anche la non pignorabilità della prima casa e quella dei macchinari delle aziende.
Questo farebbe sì che si possa spezzare quel circolo vizioso che c'è qui in Italia, il lavoro nero.
Poiché le tasse sono troppe, molti imprenditori assumono in nero e molti dipendenti si fanno assumere in nero, ossia senza un contratto regolare.
Questo lavoro nero è ricchezza reale del Paese, una ricchezza che i burocrati europei non contano nel Prodotto Interno Lordo.
Se noi contassimo anche questa ricchezza, il Prodotto Interno Lordo italiano sarebbe il secondo dopo quello della Germania.
Un altro provvedimento proposto dal presidente Berlusconi e che sarà funzionale ad evitare che ci sia il lavoro nero sarà quello di non tassare gli imprenditori che assumono.
In pratica, gli unici soldi che l'imprenditore dovrebbe versare (secondo questo provvedimento) sarebbero quelli dello stipendio da dare al dipendente.
Questo provvedimento sarebbe assai più vantaggioso del lavoro nero, poiché l'imprenditore potrebbe scaricare il tutto dalle tasse.
Quindi, il presidente Berlusconi vuole una riconciliazione tra cittadini e Stato.
Termino, con una chicca: su "Il Giornale" è comparso un articolo intitolato "Bilanci falsi per 30 mld L’Ue smaschera Prodi".
Esso inizia in questo modo:
"L’esperienza della sinistra al governo nella scorsa legislatura potrebbe presto arricchirsi di un altro primato: quello del «falso in bilancio» più grande della storia, una cifra vicina ai 30 miliardi di euro (sessantamila miliardi delle vecchie lire) con i quali si sarebbero inutilmente «sporcati» i conti pubblici italiani allo scopo di far sembrare peggiore la situazione ereditata dal governo Berlusconi e accreditarsi come risanatori.
Di questa cifra Eurostat ha già accertato l’inesistenza di quasi 15 miliardi e, secondo quanto risulta al Giornale, i conti italiani sarebbero «sotto revisione» per quanto riguarda la somma rimanente.
Facciamo un passo indietro: l’indicatore più popolare per misurare la «performance» della politica economica di un governo è l’evoluzione del rapporto fra il deficit e il Prodotto interno lordo. Questa misura è importante sia in senso assoluto (perché se eccede stabilmente il 3% l’Europa apre una procedura di infrazione) sia in senso relativo perché si possono confrontare i comportamenti dei diversi Stati fra di loro e rispetto alla media europea. Ogni governo è «responsabile» degli anni per i quali firma la legge finanziaria che, come è noto, stabilisce spese e entrate per l’intero anno. Pertanto economicamente vengono per convenzione attribuiti al centrosinistra i risultati degli anni dal 1997 al 2001, al centrodestra quelli degli anni dal 2002 al 2006, di nuovo a Prodi gli anni 2007 e 2008. Ebbene, Prodi, Padoa-Schioppa e Visco si inventarono delle voci «una tantum» che pesarono sul deficit italiano del bilancio 2006 per circa due punti in modo da consegnare alle stampe e a un’imbarazzata Istat un dato pesantissimo: meno 4,4%, il risultato peggiore dal 1996 e che sarebbe rimasto alle cronache come responsabilità del governo di centrodestra. Peccato però che queste voci fossero inesistenti.".
Ora, lor signori hanno la faccia tosta (e trista) di dire che il centrodestra abbia favorito l'illegalità, depenalizzando il falso in bilancio.
Che gente!
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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