Cari amici ed amiche.
Sabato, a Sirmione (in Provincia di Brescia), Renzo Tondo, il governatore del Friuli-Venezia Giulia, Luca Zaia, governatore del Veneto, Roberto Cota, il governatore del Piemonte, e Roberto Maroni, il candidato governatore della Lombardia hanno siglato un accordo che prevede la realizzazione di una macroregione del nord.
In pratica, se questo progetto dovesse andare in porto, il Piemonte, la Lombardia, il Veneto ed il Friuli-Venezia Giulia si fonderebbero in un'unica regione.
Questi progetto è interessante.
In primo luogo, con la realizzazione della macroregione, si ridurrebbero le assemblee elettive.
In pratica, non ci sarebbero quattro Presidenti di Regione, quattro Consigli regionali e quattro Giunte, che sono enti che hanno i loro costi.
Ci sarebbero solo un Presidente di Regione, un Consiglio regionale ed una Giunta.
Questo darebbe anche un maggiore peso al nord e l'input per implementare il federalismo.
Questo nuovo modello di Regione potrebbe essere esportato anche in altre parti d'Italia.
Per esempio, si potrebbero unire l'Emilia-Romagna, la Toscana, l'Umbria, le Marche, l'Abruzzo ed il Lazio, facendo una macroregione del centro.
La Liguria, ovviamente, sarebbe costretta a scegliere se fondersi con la macroregione del nord o con quella del centro.
Per quello che riguarda il sud, il Molise, la Campania, la Basilicata, la Puglia e la Calabria potrebbero fare la macroregione del sud.
Le Regioni si ridurrebbero da 20 a sette, ossia le tre macroregioni, la Valle d'Aosta, il Trentino Alto Adige, la Sardegna e la Sicilia.
Di sicuro, il sistema attuale delle venti Regioni è fallito.
Infatti, venti assemblee elettive e venti Presidenti di Regione (Governatori) sono un costo.
Il centrosinistra ed il Terzo Polo hanno subito attaccato il centrodestra che sta favorendo questo progetto della macroregione del nord.
In particolare, il centrosinistra accusa coloro che vogliono fare questo progetto di volere eliminare le autonomie.
Ciò è falso.
Il progetto della macroregione verrebbe accompagnato dal federalismo.
Inoltre, ricordo che il centrosinistra si lamenta così tanto perché teme di perdere ogni potere sulle Regioni "rosse", come l'Emilia-Romagna, la Toscana , l'Umbria e le Marche.
Infatti, in quelle Regioni si è creato un "potere rosso", attraverso le cooperative e le banche locali che si sono sempre più identificate con il Partito Comunista (prima) e con il Partito Democratico (oggi).
Il caso della Banca "Monte dei Paschi" di Siena è un esempio.
Del resto, il sistema attuale (che fu fondato nel 1947) fu fatto proprio per "compiacere" il Partito Comunista.
Il centrodestra è la coalizione di chi vuole fare le vere riforme.
Il sistema va cambiato.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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