Leggete l'articolo del sito "Zenit" che è intitolato "Il Concilio Vaticano II: 50 anni dopo. Una chiave di lettura" e quello scritto sul sito "Campari & De Maistre" che è intitolato "Il Concilio di Melloni". Il "balzo in avanti"...tra le braccia di Satana."
Il Concilio Vaticano II portò tante cose buone (come il dialogo con gli ebrei) ma portò anche una cosa molto negativa, la non condanna totale di tutte le quelle ideologie totalitarie ed anticristiane.
La non condanna del comunismo fu il paradigma di ciò.
Il comunismo fu (ed è) l'ideologia contro Cristo per antonomasia.
Nel Comunismo c'è il rifiuto di Dio e di tutto ciò che è valore umano, come la famiglia, in nome di un astratto concetto di libertà.
Oggi, il Comunismo c'è ancora.
Certo, esso non è come quello sovietico ma è presente in modo larvato.
Per esempio, qui in Italia, c'è il Partito Democratico che è un esempio di ciò.
Con l'"Ostpolitik vaticana" (il Concilio Vaticano II, secondo i termini usati da Plinio Correa de Oliveira) e la fine dello stalinismo sovietico l'ideologia comunista penetrò nel mondo cattolico in modo larvato.
Da qui, nascono i preti che sostengono le cooperative o che attaccano la proprietà privata, piuttosto che le associazioni che mischiano marxismo e Cristianesimo, oppure i "cattolici adulti", ossia quei cattolici che vanno in chiesa e che nel contempo sostengono l'aborto o l'eutanasia ed attaccano i loro correligionari che condannano queste, parlando di "pietas christiana", per esempio , nell'eutanasia.
In pratica, il Concilio Vaticano II creò una spaccatura tra i cattolici, tra quelli che sono fedeli alla Tradizione e gli "innovatori".
Questo sta danneggiando l'identità del cattolicesimo.
Ora, un cattolico impegnato in politica è per la sussidiarietà.
Purtroppo, ci sono cattolici impegnati in politica che sono per l'assistenzialismo, una pratica tipicamente di sinistra.
Bisogna ridare un'identità al cattolicesimo, altrimenti ci saranno problemi.
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento