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martedì 6 marzo 2012

TEMPESTIVO PRESIDIO DI CASA POUND PER I NOSTRI MARÒ-COMMENTO ALLA NOTA DI MARCO STELLA

Cari amici ed amiche.

L'amico Marco Stella mi ha fatto pervenire la seguente nota su Facebook:

Roma, 5 marzo - Circa duecento militanti di CasaPound Italia stanno manifestando sotto l'Ambasciata Indiana a Roma per chiedere a gran voce la liberazione dei due marinai italiani del reggimento 'San Marco' Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, arrestati in India. 'I marò italiani non devono pagare l'arroganza dei banchieri. Liberi subito' e 'Non tutti gli italiani sono servi come i loro politici''alcuni degli striscioni srotolati davanti alla sede diplomatica di via XX Settembre.
''L'inerzia della Farnesina sulla vicenda dei due marò è uno schiaffo all'Italia. Il governo avrebbe dovuto reagire con una diversa determinazione e aprire una crisi diplomatica pur di riportare a casa i due militari italiani - sottolinea CasaPound Italia - Consentire all'India di arrestarli senza reagire significa di fatto rinunciare alla propria sovranità: un atteggiamento in linea con il peso che il nostro paese, vittima di un esecutivo più interessato alle sorti delle banche che ai problemi dei cittadini, ha ultimamente sullo scacchiere internazionale. Ci sono però degli italiani che non ci stanno, e i militanti di CasaPound Italia sono tra questi. Per questo motivo oggi siamo qui a manifestare e, se la situazione non si dovesse sbloccare in fretta, siamo pronti a tornare ancora più numerosi per chiedere la chiusura dell'ambasciata e il rientro in paria dell'ambasciatore'''.
Fonte: http://www.casapounditalia.org.".

Io ritengo che sia veramente grave la situazione che riguarda i due marò italiani che dal 15 febbrario scorso sono prigionieri in India in quanto accusati di avere ucciso due pescatori presso il villaggio di Kochi.
La gravità della situazione sta nel fatto che l'India non riconosca il fatto che i due marò si siano trovati in acque internazionali.
Quindi, stando al diritto internazionale, quando un fatto del genere avviene in acque internazionali, vale la legge del Paese della bandiera della nave, che nel caso specifico era petroliera San Marco, una nave italiana.
Quindi, l'India non avrebbe nessun diritto di fare queste cose.
Purtroppo, il governo italiano non ha agito con tempestività e non ha avuto determinazione.
Oggi c'è questo empasse.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.