Prendendo spunto dal sito di Paolo Cason, avevo scritto che la vecchia sinagoga Slat Dar Bishi di Tripoli (in Libia) era stata trasformata in moschea.
La realtà è peggio di quanto si possa immaginare.
Una signora che legge questo blog, ha fatto avere uno dei miei articoli che tratta la questione dei luoghi di culto tripolini a David Gerbi.
Questi ha risposto dicendo che la sinagoga non è stata trasformata in moschea ma oggi è una discarica.
Al peggio non c'è mai fine.
Questa è la situazione dei principale luoghi di culto non musulmani in Libia:
- Cattedrale del Sacro Cuore (Tripoli). Costruita tra il 1923 ed il 1928 in stile neoromanico, nel 1970 fu sconsacrata e trasformata in moschea.
- Chiesa della Madonna della Guardia (Tripoli). Costruita in stile neoromanico, oggi la chiesa è chiusa al culto ed è stata trasformata in un centro sportivo.
- Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Tripoli). Questa chiesa è la più antica di Tripoli. Oggi, per fortuna, la chiesa ha ancora funzioni di culto, anche se è stata assegnata alla Chiesa anglicana.
- Chiesa di San Francesco in Dhara (Tripoli). Costruita in epoca fascista, la chiesa di San Francesco è l'unica chiesa cattolica rimasta a Tripoli.
- Sinagoga Slat Dar Bishi (Tripoli). Realizzata da Umberto Di Segrè, oggi questo luogo di culto è in stato di abbandono.
- Cimitero cristiano di Hammanji (Tripoli). Oggi, questo luogo è in grave stato di abbandono.
- Chiesa di Tobruk. Di questa chiesa non si sa più nulla ma, a quanto pare, essa non è più aperta al culto cristiano.
- Chiesetta di Tagiura. Oggi, questa chiesa è andata distrutta.
- Chiesa di Giordani. Questa chiesa è oggi una moschea.
- Cattedrale di Bengasi. Costruita in epoca fascista (1929-1939) dagli architetti Ottavio Cabiati e Guido Ferrazzi è oggi chiusa al culto. Durante la rivoluzione portata avanti da Gheddafi fu usata come quartier generale dell'Unione socialista araba. La chiesa è oggi in disuso.
- Chiesa di San Francesco di Bengasi. Questa è l'unica chiesa cattolica aperta al culto della città della Cirenaica.
Qui è a rischio un intero patrimonio.
Secondo il sito, "Vatican Insider" (nell'articolo intitolato "Gli ebrei libici sostengono i leader del Consiglio di Transizione a Bengasi") vi sarebbero ben quarantaquattro sinagoghe chiuse al culto.
Inoltre, bisogna pensare anche ai monumenti di epoca romana e bizantina.
Io credo che sia ora di fare qualcosa.
La comunità internazionale faccia qualcosa.
Cordiali saluti.
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