Cari amici ed amiche.
Su Facebook, l'ottimo Filippo Giorgianni mi ha inoltrato questo testo di Paolo Pastori:
«Nel radicalismo rivoluzionario c’è un’astrattezza, un insostenibile abbassamento della concreta dimensione storica e politica al livello dei vaneggiamenti individualistici, un’arcaica confusione fra sogno, immaginazione e realtà. Nell’esperienza storica e politica sussiste invece una continuità di ogni interesse particolare con quello generale, una continuità temporale degli accadimenti, una connessione fra sfera spirituale e sfera pratica, fra sfera sovrannaturale e sfera umana. Appunto questa molteplicità dell’ordine umano sancisce la relatività, l’incapacità del particolare, del soggettivo, del contingente, i quali non possono in alcun modo esaurire in se stessi la complessa struttura della dimensione storica e politica.»
Nell'ideologia rivoluzionaria ci sono delle contraddizioni.
Prendiamo ad esempio, il soprannaturale.
Per i rivoluzionari, ciò che è soprannaturale viene visto come retrogrado.
Tuttavia, ricordo che, ad esempio, durante la Rivoluzione Francese del 1789 venne creato un culto dedicato alla dea Ragione.
La ragione, che fu usata dai rivoluzionari contro Dio in nome della laicità umana, venne a sua volta divinizzata e, quindi, resa soprannaturale.
Questo è uno dei tanti paradossi dell'ideologia rivoluzionaria.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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