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domenica 18 marzo 2012

L'ALTRA STORIA DEL RISOTTO ALLA PILOTA




Cari amici ed amiche.

Oggi è il giorno di Sant'Anselmo, la festa del Santo Patrono di Mantova.
Egli fu legato a questa terra.
Egli fu nell'Abbazia di San Benedetto in Polirone e fu legato anche ad altri santi, come San Cassiano, un monaco di quell'abbazia.
Ora, vi è una storia che lega questo santo ad un piatto tipico della cucina mantovana, il "Risotto alla Pilota".
Come dice il video qui sopra, il "Risotto alla Pilota" nacque presso le corti che colitivavano il riso e fu fatto dai "pilarini", coloro che lavoravano il riso.
Ora, vi è un'altra storia legata a questo piatto.
Pare, infatti, che il nome sia di origini ben più antiche e che risalga al Medio Evo.
A Roncoferraro, sulla strada per Nosedole, si apre una via chiamata "Stradello San Cassiano".
Questo stradello prende il nome dal monastero che si trovava lì e che potrebbe essere stato fondato da San Cassiano.
Oggi, il monastero non c'è più ma c'è una corte con un cappella.
Lì i monaci facevano coltivare il riso, che fu introdotto dal sud dell'Italia attraverso gli Arabi.
Tra questi monaci ce ne fu uno che venne definito "pilotino".
Questo monaco (che forse era il celleraio o un suo collaboratore) si dedicava al riso e ne verificava la sua qualità.
Egli ne faceva cuocere un po', condendolo con della cipolla.
Questo fu il primo "Risotto alla Pilota".
Poi, fu introdotto il "pesto" di carni di maiale.
Nelle antiche corti, nel giorno di Santa Caterina (25 novembre), i proprietari terreni usavano fare ammazzare il maiale.
In quell'occasione, essi offrivano il "Risotto alla Pilota", anche per assaggiare la pasta dei salami .
Se seguite il link http://blog.paperogiallo.net/2010/09/riso_alla_pilota.html, troverete la ricetta di questa pietanza.
In realtà, non esiste una ricetta vera e propria di questo risotto.
Alcuni, ad esempio, profumano il "pesto" con del rosmarino, altri lo sfumano con del vino bianco durante la cottura ed altri ancora accompagnano il risotto con delle costine o delle braciole di maiale alla griglia.
In questo caso si parla di "Risotto col puntel".
Per il Venerdì Santo, suggerisco una variante "magra".
Al posto del "pesto" di maiale, potrete usare l'Halibut, un pesce molto usato dallo chef Gordon Ramsay nelle sue trasmissioni, come "Hell's Kitchen".
L'Halibut sembra carne e si può preparare in questo modo:

Prendete 250 g di Halibut e tagliatelo a dadini di circa 2 centimetri.
Marinatelo* in vino bianco, olio d'oliva, succo di limone, sale, pepe ed aglio per circa un quarto d'ora.
Mescolate i cubetti di pesce perché prendano tutta la marinatura.
Poi, mettetelo a cuocere in una pentola con 20 grammi di burro, senza mettere la marinatura.
Fate cuocere per circa 2 o 3 minuti a fuoco vivo.
Sfumatelo con un quarto di bicchiere di vino banco.
Una volta cotto, unite il pesce al riso cotto secondo il procedimento del "Risotto alla Pilota".

Buon appetito e cordiali saluti.

La marinatura si può fa con un bicchiere di olio d'oliva, mezzo bicchiere di vino bianco, sale (q.b.), pepe (q.b), un cucchiaio di succo di limone e mezzo spicchio d'aglio schiacciato.

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