Cari amici ed amiche.
Sul sito dell'Istituto di Ricerca Storica delle Due Sicilie (http://istitutoduesicilie.blogspot.it/2012/03/caro-presidente-ti-scrivo-perche-non.html) ho trovato questa lettera scritta da Erminio De Biase al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano:
"Illustrissimo Signor Presidente,
avendo Lei da poco concluso le celebrazioni per il 150° anniversario dell'unificazione della penisola italiana, mi permetto di chiederLe il motivo per cui Lei non ha mai visitato, né tanto meno citato, i comuni di Casalduni (BN), di Pontelandolfo (BN) e di Bronte (CT) dove i "fratelli" d'Italia, nella loro foga di venirci a 'liberare' a tutti i costi, si diedero tanto da fare ad ammazzare, ad incendiare, a distruggere, a fucilare. Eppure anche le vittime di quei borghi versarono il loro sangue per la Patria, anch'essi furono martiri dell'unità, della libertà. O no?
Grazie per l'attenzione che vorrà riservare a queste mie parole".
Erminio de Biase".
avendo Lei da poco concluso le celebrazioni per il 150° anniversario dell'unificazione della penisola italiana, mi permetto di chiederLe il motivo per cui Lei non ha mai visitato, né tanto meno citato, i comuni di Casalduni (BN), di Pontelandolfo (BN) e di Bronte (CT) dove i "fratelli" d'Italia, nella loro foga di venirci a 'liberare' a tutti i costi, si diedero tanto da fare ad ammazzare, ad incendiare, a distruggere, a fucilare. Eppure anche le vittime di quei borghi versarono il loro sangue per la Patria, anch'essi furono martiri dell'unità, della libertà. O no?
Grazie per l'attenzione che vorrà riservare a queste mie parole".
Erminio de Biase".
Io penso che De Biase abbia ragione.
E' stata fatta quasi un'agiografia su Giuseppe Garibaldi e chi la pensava come lui mentre su chi aveva posizioni differenti, sia nul Nord Italia che nel Sud, è stata quasi lanciata una "damnatio memoriae".
La vera storia è ben diversa dalla quella scritta sui testi ufficiali.
Ad esempio, pur riconoscendolo ,la storiografia ufficiale non dà risalto al fatto che durante le guerre del Risorgimento, nel Mantovano la gente comune non abbia condotto gli attacchi contro gli Austriaci.
Inoltre, la storiografia ufficiale non parla degli eccessi dei garibaldini a Ponteadolfo (Benevento) o a Bronte (a Catania).
Inoltre, la storiografia ufficiale tende a mettere in cattiva luce tutta la storia pre-unitaria.
Sappiamo tutti che la realtà fu ben diversa, come raccontano varie testimonianze dell'epoca.
Ad esempio, i mantovani, come i milanesi non stavano male sotto gli Austriaci (che tra l'altro usavano anche la lingua italiana alla corte di Vienna) così come i meridionale non stavano male sotto i Borboni.
Pensiamo, ad esempio, all'alunnato di Lucera (http://www.ilfrizzo.it/Storia0983.htm).
Quindi, se vogliamo parlare di storia, si parli di tutto.
Altrimenti, è propaganda.
Cordiali saluti.
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