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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 12 marzo 2012

FUKUSHIMA UN ANNO DOPO




Cari amici ed amiche.

Un anno fa ci fu la tragedia di Fukushima, in Giappone.
Ci fu un terremoto a cui seguì lo tsunami. Ci furono morti e danni gravi e ci fu anche un grosso problema alla centrale nucleare che si trovava in quella zona.
Ora, ad un anno di distanza sembra che qui in Italia le polemiche sul nucleare non si siano mai sopite.
Anzi, i morti furono usati come pretesto dagli anti-nuclearisti per fare sì che gli italiani dicessero no al nucleare nel referendum del 12 giugno scorso.
Questi ultimi ottennero l'effetto desiderato e, per il momento, il nucleare non si fa.
Intanto, noi abbiamo il problema energetico e credo che presto o tardi quell'assurdo referendum dovrà essere messo in discussione.
Comunque, quella tragedia dovrà essere ricordata a prescindere dalle varie convinzioni politiche.
Di fronte alla natura l'uomo non è nulla.
Cordiali saluti.

4 commenti:

  1. Assurdo referendum ? Ma ti rendi conto di quanto sei rispettoso???il referendum che tu definisci assurdo è stato votato da oltre 30 milioni di persone ed il 98% di questi ha detto no al nucleare, così come ha detto no alle altre scelte del fallimentare governo berlusconi proposte in quel referendum ... con la parola assurdo offendi milioni e milioni di tuoi connazionali ...vergognati! Rispetta la volontà del popolo

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  2. Non ti lamentare se poi mi arrabbio con te e ti rimprovero!
    Io rispetto la volontà del popolo ma ritengo assurde le ragioni del referendum.
    Con il senno di poi, sei sicuro che se non ci fosse stato il grave fatto di Fukushima la volontà del popolo sarebbe stata uguale?
    Inoltre, oggi abbiamo ancora il problema della non autosufficienza energetica.
    Il resto è solo lana caprina!

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  3. Caro Antonio, secondo me è meglio che parli di argomenti religiosi. lascia stare la politica, non è il tuo pane.

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  4. Senta un po', lei non può darmi lezioni, né consigli, visto che è talmente "coraggioso" da usare l'anonimato!
    Inoltre, io posso dire quello che voglio, visto che siamo in democrazia!
    Voi comunisti avete rotto l'anima, per non dire qualcos'altro.
    L'Italia non bisogno di voi!
    Pensate a quello che sta succedendo ai vari Penati, Emiliano ed Errani.
    Non potete dare lezioni di moralità a nessuno.
    Lei è solo un provocatore.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.