Cari amici ed amiche.
Guardate questo video della puntata della trasmissione "Servizio Pubblico" (trasmissione di Michele Santoro) che è andata in onda ieri.
Essa mostra una domanda del vice-direttore de "Il Giornale" Nicola Porro.
Egli ha posto all'onorevole Rosy Bindi (Partito Democratico) la seguente riflessione e la domanda:
"Lei non crede che la cosa fondamentale che è successa, oltre alle tecnicalità che lei ha appena espresso, è che questo governo ha fatto una cosa che gli altri governi non hanno fatto (sia di centrodestra e sia di centrosinistra) e cioè ritenere che il sindacato non avesse la golden share di qualsiasi riforma, il diritto di veto su qualsiasi riforma del lavoro, e siamo così sicuri che in un Paese come l'Italia, in cui le imprese con più di 500 dipendenti sono 3000, che noi dobbiamo ragionare con un mercato del lavoro strutturato solo sulle varie FIAT, che però poche, perché nel 90% sono piccole imprese perché il rapporto tra lavoratore ed imprenditore non è conflittuale, anzi sono sulla stessa barca.
Quindi, la domanda è molto secca, e cioè, questa è la vera cosa che ha fatto il governo Monti? ".
Io penso che Porro abbia ragione.
Per troppo tempo, i sindacati hanno fatto il bello del cattivo tempo, bloccando riforme importanti.
Qualora i governi le avessero implementate (e avessero avuto anche solo l'idea di implementarle), i sindacati avrebbero fatto scioperi e manifestazioni feroci.
Che la classe politica sia sempre stata pavida di fronte ai sindacati è cosa nota.
Una cosa buona di Monti (tra i troppi difetti) è stata proprio il fatto di non avere avuto paura dei sindacati.
I sindacati pensano solo a tutelare il proprio bacino di consensi, che è costituito prevalentemente dai dipendenti delle grosse imprese, come la FIAT.
Ora, le grosse imprese sono una minoranza, rispetto a quelle piccole.
Nelle piccole imprese, il rapporto tra datore di lavoro e dipendente è diverso.
Essi lavorano fianco a fianco.
Invece, i sindacati pensano ai dipendenti delle grosse aziende.
Questo non mi sembra un esempio di democrazia, né un atteggiamento responsabile da parte dei sindacati.
Per salvare pochi, si rischia di fare fallire tanta parte delle aziende italiani.
Questo non va bene.
Cordiali saluti.
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