Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 10 marzo 2012

IL NUOVO TEMPIO DI GERUSALEMME

Cari amici ed amiche.

Leggete i segguenti brani biblici:

1) Dal libro dell'Esodo (capitolo 20, versetti 1-17):

"[1] Dio allora pronunciò tutte queste parole: [2] "Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione di schiavitù: [3] non avrai altri dei di fronte a me. [4] Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. [5] Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, [6] ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi. [7] Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano. [8] Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: [9] sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; [10] ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. [11] Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il giorno settimo. Perciò il Signore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro. [12] Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio. [13] Non uccidere. [14] Non commettere adulterio. [15] Non rubare. [16] Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo. [17] Non desiderare la casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo.".

2) Dal Salmo 18:

"[1] Al maestro del coro. Di Davide, servo del Signore, che rivolse al Signore le parole di questo canto, quando il Signore lo liberò dal potere di tutti i suoi nemici, [2] e dalla mano di Saul. Disse dunque: Ti amo, Signore, mia forza, [3] Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore; mio Dio, mia rupe, in cui trovo riparo; mio scudo e baluardo, mia potente salvezza. [4] Invoco il Signore, degno di lode, e sarò salvato dai miei nemici. [5] Mi circondavano flutti di morte, mi travolgevano torrenti impetuosi; [6] gia mi avvolgevano i lacci degli inferi, gia mi stringevano agguati mortali. [7] Nel mio affanno invocai il Signore, nell'angoscia gridai al mio Dio: dal suo tempio ascoltò la mia voce, al suo orecchio pervenne il mio grido. [8] La terra tremò e si scosse; vacillarono le fondamenta dei monti, si scossero perché egli era sdegnato. [9] Dalle sue narici saliva fumo, dalla sua bocca un fuoco divorante; da lui sprizzavano carboni ardenti. [10] Abbassò i cieli e discese, fosca caligine sotto i suoi piedi. [11] Cavalcava un cherubino e volava, si librava sulle ali del vento. [12] Si avvolgeva di tenebre come di velo, acque oscure e dense nubi lo coprivano. [13] Davanti al suo fulgore si dissipavano le nubi con grandine e carboni ardenti. [14] Il Signore tuonò dal cielo, l'Altissimo fece udire la sua voce: grandine e carboni ardenti. [15] Scagliò saette e li disperse, fulminò con folgori e li sconfisse. [16] Allora apparve il fondo del mare, si scoprirono le fondamenta del mondo, per la tua minaccia, Signore, per lo spirare del tuo furore. [17] Stese la mano dall'alto e mi prese, mi sollevò dalle grandi acque, [18] mi liberò da nemici potenti, da coloro che mi odiavano ed eran più forti di me. [19] Mi assalirono nel giorno di sventura, ma il Signore fu mio sostegno; [20] mi portò al largo, mi liberò perché mi vuol bene. [21] Il Signore mi tratta secondo la mia giustizia, mi ripaga secondo l'innocenza delle mie mani; [22] perché ho custodito le vie del Signore, non ho abbandonato empiamente il mio Dio. [23] I suoi giudizi mi stanno tutti davanti, non ho respinto da me la sua legge; [24] ma integro sono stato con lui e mi sono guardato dalla colpa. [25] Il Signore mi rende secondo la mia giustizia, secondo l'innocenza delle mie mani davanti ai suoi occhi. [26] Con l'uomo buono tu sei buono con l'uomo integro tu sei integro, [27] con l'uomo puro tu sei puro, con il perverso tu sei astuto. [28] Perché tu salvi il popolo degli umili, ma abbassi gli occhi dei superbi. [29] Tu, Signore, sei luce alla mia lampada; il mio Dio rischiara le mie tenebre. [30] Con te mi lancerò contro le schiere, con il mio Dio scavalcherò le mura. [31] La via di Dio è diritta, la parola del Signore è provata al fuoco; egli è scudo per chi in lui si rifugia. [32] Infatti, chi è Dio, se non il Signore? O chi è rupe, se non il nostro Dio? [33] Il Dio che mi ha cinto di vigore e ha reso integro il mio cammino; [34] mi ha dato agilità come di cerve, sulle alture mi ha fatto stare saldo; [35] ha addestrato le mie mani alla battaglia, le mie braccia a tender l'arco di bronzo. [36] Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza, la tua destra mi ha sostenuto, la tua bontà mi ha fatto crescere. [37] Hai spianato la via ai miei passi, i miei piedi non hanno vacillato. [38] Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti, non sono tornato senza averli annientati. [39] Li ho colpiti e non si sono rialzati, sono caduti sotto i miei piedi. [40] Tu mi hai cinto di forza per la guerra, hai piegato sotto di me gli avversari. [41] Dei nemici mi hai mostrato le spalle, hai disperso quanti mi odiavano. [42] Hanno gridato e nessuno li ha salvati, al Signore, ma non ha risposto. [43] Come polvere al vento li ho dispersi, calpestati come fango delle strade. [44] Mi hai scampato dal popolo in rivolta, mi hai posto a capo delle nazioni. Un popolo che non conoscevo mi ha servito; [45] all'udirmi, subito mi obbedivano, stranieri cercavano il mio favore, [46] impallidivano uomini stranieri e uscivano tremanti dai loro nascondigli. [47] Viva il Signore e benedetta la mia rupe, sia esaltato il Dio della mia salvezza. [48] Dio, tu mi accordi la rivincita e sottometti i popoli al mio giogo, [49] mi scampi dai nemici furenti, dei miei avversari mi fai trionfare e mi liberi dall'uomo violento. [50] Per questo, Signore, ti loderò tra i popoli e canterò inni di gioia al tuo nome. [51] Egli concede al suo re grandi vittorie, si mostra fedele al suo consacrato, a Davide e alla sua discendenza per sempre.".

3) Dalla I Lettera di San Paolo ai Corinzi (capitolo 1, versetti 22-25):

"[22] E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, [23] noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; [24] ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio. [25] Perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini. ".

4) Dal Vangelo secondo Giovanni (capitolo 2, versetti 13-25):

"[13] Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. [14] Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. [15] Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, [16] e ai venditori di colombe disse: "Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato". [17] I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divora. [18] Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: "Quale segno ci mostri per fare queste cose?". [19] Rispose loro Gesù: "Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere". [20] Gli dissero allora i Giudei: "Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?". [21] Ma egli parlava del tempio del suo corpo. [22] Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. [23] Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa molti, vedendo i segni che faceva, credettero nel suo nome. [24] Gesù però non si confidava con loro, perché conosceva tutti [25] e non aveva bisogno che qualcuno gli desse testimonianza su un altro, egli infatti sapeva quello che c'è in ogni uomo. ".

Questo è un tempo di preparazione alla Pasqua.
Qui Gesù lanciò una sfida ai farisei per fare capire a loro che egli era il Messia.
Egli disse di buttare giù il tempio che egli avrebbe ricostruito in tre giorni.
I farisei pensavano che il tempio fosse il Tempio di Gerusalemme.
In realtà, il tempio di cui Cristo parlava non era il Tempio di Gerusalemme ma il suo corpo.
Egli volle fare capire che, per salvare l'umanità, avrebbe dovuto patire molto, morire e risorgere dopo tre giorni.
Quindi, Gesù propose il suo corpo come "tempio mistico" ed "agnello sacrificale".
Inoltre, egli volle dare un messaggio di purificazione.
Cacciando i mercanti dal tempio, Gesù volle fare capire a tutti che questo era il tempo della conversione, della non divinizzazione delle cose materiali.
Questo deve fare riflettere anche l'uomo d'oggi.
Cordiali saluti.

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