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domenica 25 marzo 2012

IL TURCO A VIENNA, UN COMMENTO




Cari amici ed amiche.




Vi invito a leggere il libro scritto da Franco Cardini e pubblicato dalla casa editrice "Laterza" e che inititolato "Il turco a Vienna".


Su di esso si dice:




"La capitale dell'impero, l'esercito cristiano contro l'esercito turco, due mesi di assedio, una splendida domenica di gloria.«Cominciò così la grande battaglia attorno alle mura di Vienna. Era il 12, nel giorno di domenica benaugurante per i cristiani. Alle quattro del mattino, re Giovanni insieme con il figlio Jakub servì personalmente e con devozione la messa celebrata da frate Marco nella cappella camaldolese. Lo scontro si protrasse fino a sera per concludersi trionfalmente in Vienna liberata; all'alba del giorno dopo, sotto il ricco padiglione del gran visir conquistato dalle sue truppe che stavano saccheggiando il campo ottomano, Giovanni III poteva scrivere una trionfante lettera alla sua regale consorte. Terminava così, dopo due lunghi mesi, l'incubo dell'assedio alla prima città del Sacro Romano Impero e capitale della compagine territoriale ereditaria asburgica. Con esso, l'ultima Grande Paura provocata da un assalto ottomano a una Cristianità peraltro tutto meno che unita.»
La Francia del Re Sole è restata in disparte, ostile. La Russia di Pietro il Grande ha assistito guardinga. L'Inghilterra, il mondo baltico, la stessa cattolicissima Spagna si sono mantenuti lontani dal teatro di guerra che ha visto la croce lottare contro la mezzaluna. Solo un monarca musulmano, lo shah di Persia, sembra esultare senza riserve per la sconfitta del collega ottomano.È stata davvero una grande giornata, quel 12 settembre 1683, fondamentale per la storia dell'Europa moderna.".




Il testo è stato preso dal sito della casa editrice "Laterza Editori", http://www.laterza.it/.


Ringrazio l'amica Irene Bertoglio che ha messo il link dell'articolo su Facebook.


Quanto successe nel 1683 fu l'ultimo assedio da parte dei Turchi al cuore dell'Europa.


Già in passato, i musulmani minacciarono il nostro continente.


Basti pensare agli Arabi che nel 732 furono fermati a Poitiers dai Franchi di Carlo Martello.


Basti pensare anche al 1453, quando i Turchi conquistarono Costantinpooli, e al 1480, quando i gli stessi attaccarono Otranto. Basti pensare anche al 1571, quando gli stessi Turchi presero Cipro e puntarono a conquistare tutti i territori che erano del vecchio califfato arabo, in seguito ad una fatwa del muftì di Istanbul.


L'Europa seppe reagire anche in forza delle sue radici giudaico-cristiane.


Oggi, con questa secolarizzazione c'è il rischio che l'ondata islamica possa sommergere l'Europa.


Mentre molte chiese chiudono, si aprono molte moschee.


Inoltre, c'è chi vorrebbe togliere i simboli delle nostre feste "per non offendere chi non è cristiano" e c'è chi vorrebbe che valgano solo le feste civili.


Qui è a rischio la nostra identità culturale.


Allora, riflettiamo.


Cordiali saluti.


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