Cari amici ed amiche.
Ieri, ho partecipato ad un seminario organizzato dall'Unità pastorale di San Leone Magno, presso la Parrocchia di San Giovanni Battista di Roncoferraro, Mantova.
Il seminario è stato moderato da don Giovanni Telò, parroco di Villa Garibaldi, e da don Alberto Bertozzi, parroco di Roncoferraro.
Esso ha trattato il tema della Costituzione dogmatica sulla Chiesa "Lumen Gentium", uno degli atti del Concilio Vaticano II.
Il tema della serata è stato il concetto di santità.
Ogni cristiano, sia egli prete o laico, è chiamato ad essere santo.
La I lettera di San Paolo ai Tessalonicesi (capitolo 4, versetto 3): "Certo la volontà di Dio è questa, che vi santifichiate.".
Il Compendio del catechismo della Chiesa cattolica dice:
"Tutti i fedeli sono chiamati alla santità cristiana. Essa pienezza della vita cristiana e perfezione della carità, e si attua nell'unione intima con Cristo, e in lui, con la Santissima Trinità. Il cammino di santificazione del cristiano, dopo essere passato attraverso la Croce, avrà il suo compimento nella Resurrezione finale dei giusti, nella quale Dio sarà in tutte le cose.".
Quindi, la santità è la metà di chi sceglie il cammino cristiano.
Durante la Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia (2005), il Santo Padre, Papa Benedetto XVI, ha affermato che i santi son o la scia luminosa di Dio che egli stesso ha tracciato e traccia ancota.
Il settimo capitolo della "Lumen Gentium" si intitola: "Indole escatologica della Chiesa pellegrinante e la sua unione con la Chiesa celeste".
La parola "escatologia" deriva dal greco "éskhatos" e significa "ultimo".
L'escatologia cristiana ha che vedere con il giorno del giudizio.
Per la dottrina cattolica, la morte non è la fine di tutto ma è il distacco dell'anima dal corpo.
L'anima viene giudicata da Dio mentre il corpo si decompone.
Il giudizio (chiamato "particolare") sarà di salvezza (Paradiso), di condanna (Inferno) o di purificazione (Purgatorio).
L'anima si ricongiungerà al corpo nel giorno della resurrezione dei morti, nel giudizio finale, quando sorgeranno "nuovi cieli e una terra nuova" (II Lettera di Pietro, capitolo 3, versetto 13).
Quindi, la Chiesa pellegrinante (o dei viatori) è la Chiesa che va verso la "Chiesa celeste", la Chiesa dei santi, quella che vede Dio in faccia e vivono in perfetta comunione con la Santissima Trinità, di fronte agli angeli e ai santi.
L'ultimo capitolo della "Lumen Gentium" è dedicato alla Vergine Maria, la Madre di Dio.
Ella è subordinata alla figura di Cristo ma è anche "figura della Chiesa, nell'ordine della carità e della perfetta unione con Cristo" (n. 63).
Il Concilio Vaticano II raccomanda il culto mariano, un atto che non consiste in un passeggero sentimentalismo, (...) bensì procede dalla fede vera, dalla quale siamo portati a riconoscere la preminenza della Madre di Dio, e siamo spinti al filiale amore verso la Madre nostra e all'imitazione delle sue virtù" (n. 67) .
Nelle due immagini che ho messo qui sopra è illustrata la "scaletta" dell'evento di ieri che è terminato con una preghiera di don Tonino Bello.
Leggetela.
L'evento è proseguito con un dibattito.
Ho preso la parola io che ho provato ad illustrare il concetto di santità, citando l'esperienza di San Tommaso Moro, di cui ho parlato ieri, nell'articolo intitolato "San Tommaso Moro, l'esempio perfetto del politico cattolico", http://italiaemondo.blogspot.com/2012/03/san-tommaso-moro-lesempio-perfetto-del.html.
Parlando di San Tommaso Moro, ho detto egli non maledisse il re (che lo fece uccidere) né predicò contro la monarchia e l'istituzione.
Al tempo stesso, però, egli restò fedele alla sua idea.
Egli prese come modello Cristo. Cristo, infatti, non si conformò alle idee del mondo ma non predicò nemmeno delle rivoluzioni.
Don Giovanni Telò ha risposto dicendo che il santo è una figura che va controcorrente.
Don Giovanni Telò ha risposto dicendo che il santo è una figura che va controcorrente.
Egli, poi, ha continuato dicendo che oggi andare controcorrente è più difficile, per via della secolarizzazione.
Essere cristiani oggi costa di più perché si viene criticati ed accusati di bigottismo.
Ha parlato anche don Andreano Cirelli, il parroco di Governolo che ha detto che per è arduo lui dire che alcune persone non possono essere salvate perché gli sembra di bestemmiare contro la Salvezza data data dalla Croce.
Don Giovanni è intervenuto dicendo che l'uomo è libero di scegliere anche di non conformarsi al volere di Dio.
Egli ha citato anche dei sinistri personaggi della storia, come Adolf Hitler e Josef Stalin.
Il parroco di Villa Garibaldi, ha domandato se essi meritino o meno la salvezza, ricordando che il dittatore tedesco uccise più di 6.000.000 di persone mentre quello sovietico ne uccise più di 17.000.000.
Questi personaggi scelsero questa strada di morte ed essi si assunsero la responsabilità di avere ucciso parecchie persone.Egli ha poi detto che Dio è misericordioso e che l'uomo è libero anche di non accettare la sua proposto.
Però, quest'ultimo sarà tenuto a rendere conto delle proprie azioni.
Quindi, l'uomo ha una responsabilità.
Un altro intervento ha poi sviscerato la questione della Chiesa e dei suoi uomini che non sempre sono conformi con il messaggio delle Scritture.
Don Giovanni ha risposto, affermando che la Chiesa è stata definita "sancta et moeretrix", ossia "santa e peccatrice".
Egli ha poi riportato la denuncia del Papa che affermato che nella Chiesa vi sia anche molta sporcizia.
Purtroppo, l'uomo è debole ed è esposto anche alla tentazione del potere inteso come fine e non come mezzo, come servizio.
Don Giovanni ha poi citato Papa Giovanni Paolo II che ha chiesto scusa agli ebrei, ai cristiani di altre confessioni, agli schiavi e ad altri, durante il Giubileo del 2000.
Ha parlato anche il parroco di Barbasso, don Ernesto Novello, che ha detto che il concetto di santità non sia solo un concetto del "non fare" ma anche del "fare" e ha detto che chi deve giudicare è Dio.
Ha parlato anche don Alberto Bertozzi, che ha voluto portare la questione a livello delle parrocchie locali.
Egli ha citato la situazione della sua parrocchia di competenza, in cui, a suo dire, le persone vanno d'accordo tra loro e collaborano.
Don Giovanni ha risposto dicendo che nella sua parrocchia ci sono tante persone che si impegnano e che pregano con grande devozione.
Ha detto che queste persone sono sulla strada della santità.
Concludo, dicendo che ho trovato la serata molto interessante.
Se ne dovrebbero fare di più.
Conoscere certi temi è importante, soprattutto per chi si professa cristiano.
La "Lumen Gentium" può essere trovata in un libricino pubblicato dalle Edizioni Paoline.
L'indirizzo è Via Francesco Albani 21-20149 Milano. Il sito è http://www.paoline.it/.
A me il libricino è stato dato da don Giovanni, che ringrazio sentitamente.
Cordiali saluti.
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