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giovedì 15 marzo 2012

LAICITA', PARLA ANDREA VERDE



Cari amici ed amiche.


L'amico Andrea Verde (Futuro e Libertà per l'Italia), mi ha fatto pervenire su Facebook questo articolo initolato "La laicità positiva come base per un nuovo patto repubblicano", http://www.areanazionale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=416%3Ala-laicita-positiva-come-base-per-un-nuovo-patto-repubblicano.

Io penso che la laicità positiva sia quella concezione che riconosce la laicità del potere civile, quindi la sua autonomia rispetto alla gerarchia religiosa.

Tuttavia, essa non può non tenere conto delle radici culturali e cultuali della maggioranza del popolo.

Ergo, in Europa (come in Italia), il concetto di laicità positiva deve essere un concetto di autonomia del potere civile rispetto alla gerarchia religiosa ma non può non tenere conto della maggioranza della popolazione, che si riconosce nella religione cristiana.

Sulla laicità, però, vorrei anche sfatare un mito, quello del protestantesimo come fonte di laicità.

Ora, io vi pongo una domanda:

Era più laica la Svezia antecedente al 1527 (anno in cui Gustavo Vasa portò la Riforma luterana) o quella successiva a quell'anno.

La risposta è semplice e sorprendente.

Era più laica la Svezia antecedente al 1527.

Infatti, la Chiesa cattolica svedese garantiva una certa autonomia del potere religioso rispetto a quello laico e viceversa.

Con la Riforma portata da re Gustavo Vasa, la religione divenne materia dello Stato ed il re assunse il ruolo del Papa.

Questo, alla lunga, divenne la fonte della scristianizzazione che oggi ha colpito lo Stato svedese.

Un potere civile che diventa anche religioso crea odio verso la religione.

Lo stesso discorso può valere anche per la Francia di re Luigi XIV (1638-1715), con il gallicanesimo.

Nella logica cristiana c'è il concetto di laicità.

Gesù, il Figlio di Dio, era di stirpe reale, quindi era un laico, e non era della tribù di Levi, quella da cui proveniva tutta la casta sacerdotale dell'antico Israele.

Quindi, nella logica cristiana si può parlare già di laicità.

Nella fine del XVIII secolo e nel XIX, a causa di una cattiva interpretazione degli eventi, si intese per laicità non l'autonomia del potere civile da quello religioso ma il potere civile contro la Chiesa.

Questa non fu laicità, perché essa propose il culto dello Stato.

Quindi, lo Stato si erse a Chiesa e, a volte, a divinità.

Fu il caso dei regimi totalitari come nazismo e comunismo.

Quindi, il concetto di laicità va compreso con attenzione.

Cordiali saluti.


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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".