Cari amici ed amiche.
Secondo certe notizie, pare che si voglia fare davvero una "Grande coalizione", di cui ho parlato nell'articolo che potrete leggere seguendo il link http://italiaemondo.blogspot.com/2012/03/grande-coalizione.html.
Se ciò si dovesse fare realmente, sarebbe un ritorno alla pessima I Repubblica, la repubblica del consociativismo.
Leggete cosa dice Marco Stella (collaboratore del Portale dei Lombardi nel Mondo, http://portale.lombardinelmondo.org/, e del sito "No Reporter",http://www.noreporter.org/ ) a tale proposito:
"Si sta cercando di imporre nuovamente il modello consociativo, come accadde proprio durante la I Repubblica e la "trovata" dell'arco costituzionale col quale sono stati stimolati gli opposti estremisti e gestita la strategia della tensione. Per arginare il pericolo i cittadini devono riappropriarsi della politica e la politica deve riappropriarsi del governo. Oggi non si può pensare alla poltica senza pensare alla partecipazione. Progresso etico e partecipazione sono le sfide del terzo millennio.".
Nel modello della I Repubblica non ci fu una vera democrazia.
Infatti, le maggioranze che sostenevano i governi venivano fatte in Parlamento, alla faccia delle elezioni.
Inoltre, il partito che allora si sarebbe dovuto proporre come anticomunista , la Democrazia Cristiana, in nome della Costituzione e della pace sociale arrivò a fare delle vergognose aperture verso sinistra.
Questo atteggiamento si chiamè centrismo e fece grossi danni.
Infatti, fece sì che non venissero implementate le riforme che sarebbero servite al bene del Paese e danneggiò il mondo cattolico.
Ad esempio, non fu implementata la riforma federale (una delle riforme necessarie, per rilanciare il Paese) né vennero fatte quelle riforme nell'economia, economia che rimase cristallizzata su certi canoni e in cui ci furono situazioni di privilegio, come nel caso delle cooperative che godono di vantaggi fiscali.
Inoltre, il centrismo danneggiò il mondo cattolico.
Infatti, questo atteggiamento rovinò l'immagine dei cattolici impegnati in politica, facendo sembrare il mondo cattolico come un ente attaccato al potere e disposto anche ad amoreggiare con il diavolo, pur di avere il medesimo.
Io penso che il Popolo della Libertà ed il Partito Democratico non debbano ascoltare le "sirene centriste".
Se lo facessero, rischierebbero di provocare un forte distacco della gente dalla politica e le conseguenze potrebbero essere gravi.
In particolare, parlando da militante del Popolo della Libertà, io dico che sarebbe bene che il centro destra si ricomponga.
Il PdL dovrebbe riallacciare i rapporti con la Lega Nord e con altri movimenti come quello dei Popolari dell'Italia di Domani, Grande Sud e La Destra.
Questo sarebbe il "nucleo duro" di un'eventuale nuova coalizione di centro destra.
Inoltre il PdL dovrebbe anche aprire un confronto con l'Unione di Centro, facendo capire ad essa che la coalizione deve essere di centro destra, ponendole così delle condizioni.
Il centrismo squalifica la politica.
E' meglio il bipolarismo.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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