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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 10 ottobre 2021

Recensione al Ristorante "Osteria Numero 2", con complimenti




Mi hanno parlato più volte del Ristorante "Osteria Numero 2", un ristorante che si trova a Stradella, frazione del Comune di San Giorgio Bigarello, in Provincia di Mantova.
Me ne hanno parlato in modo molto edificante.
Ieri, ho capito il motivo.
Ho avuto occasione di cenare in quel ristorante e debbo dire che l'esperienza sia stata molto positiva.
Si è trattato di una cena molto interessante.
La cena è iniziata con una "coccola dello chef" rappresentata da un piccolo amuse-bouche a base di un assaggio di frittata di cipolla.
Ho trovato la pietanza molto saporita e ha stuzzicato il palato.
Merita un 8.
Poi, si è arrivati alla cena vera e propria.
Essa è iniziata con delle ottime acciughe del Cantabrico con insalata alla siciliana con finocchio, arancia, olive e polvere di capperi.
L'ho gradita molto.
L'acciuga del Cantabrico è molto pregiata.
Essa è come la Rolls Royce delle acciughe.
Con la sua freschezza, l'insalata puliva la bocca.
Il condimento dell'insalata era ben equilibrato tra acido, dolce e salato.
L'arancia dava un tocco di dolcezza.
Merita un bel 9.
Poi, vi è stata una frisellina con stracciatella, pomodorino semisecco, polvere di cappero ed origano buono.
Dalla Sicilia, si è saliti virtualmente in Puglia.
Vi erano la nota croccante della frisella, quella cremosa della stracciatella e quella sapida del pomodorino che facevano un bel gioco di contrasti.
L'insalatina puliva la bocca.
Merita un bel 9.
Poi, sono stati serviti dei fiori di zucchina fritti.
Se incontrassi il cuoco che li ha fatti, gli stringerei la mano.
Meritano un bel 10 con lode.
Il fritto non era unto e non sapeva di olio.
Ho gradito anche la carne salada.
Questa volta, si è andati in Trentino.
Il condimento a base di olio aromatizzato ha reso giustizia ad una materia così nobile.
Merita un bel 9.
Ho gradito molto il Parmigiano-Reggiano stagionato 52 mesi con mostarda mantovana.
Io preferisco il Parmigiano al Grana Padano.
Con la sua corposità, il formaggio ha mitigato la piccantezza della mostarda.
Premetto, io adoro il piccante.
Dunque, una pietanza del genere è stata perfetta per me, pur nella sua semplicità.
Merita 10.
Lo stesso discorso fatto per i fiori di zucchina vale anche per la torta fritta, detta anche gnocco fritto o crescentina.
A Parma, tale pietanza a base di pasta lievitata fritta si chiama torta fritta.
Anche in questo caso, il mio voto è 10 con lode.
Non era unta e non sapeva di olio.
Accompagnata dal Prosciutto di Parma riserva e da una Spalla cotta tipo San Secondo, la torta fritta ha trovato la giusta morte.
Poi, si è degustata la polenta arrostita con il salame.
Quando si mettono insieme la polenta abbrustolita ed un ottimo salame, il piatto buono è già fatto.
Merita 9.
La cena si è chiusa con un interessante tortino al cioccolato.
Il punto di forza del dolce è stato il pezzetto di lampone messo dentro.
Il lampone è acido e pulisce la bocca, mettendo l'acquolina ed invogliando a continuare a mangiare il dolce.
La crema che l'ha accompagnato l'ha completato.
Merita 10.
Il servizio è stato molto professionale.
I camerieri erano presenti ma non hanno fatto un servizio invadente.
Merita 10.
La location è molto bella.
Si trova nel verde, poco fuori dal paese.
Merita 10.
Non mi sono mai sperticato così tanto per una recensione ma il mio giudizio sul ristorante è molto positivo.
Penso che il titolare, il signor Moreno Sgarbi, abbia da essere molto contento.
Infatti, la vera gioia per un ristoratore non è solo il profitto ma è anche rendere felici i clienti.
Un cliente che esce felice da un ristorante  deve dare gioia al ristoratore perché questi è riuscito a trasmettere il suo concetto di cucina.
In questo caso, si è trattato di una cucina tradizionale di Mantova, come nel caso della polenta con il salame, con alcuni elementi di altre realtà, come il Trentino, la Emilia-Romagna e la Lunigiana, la Puglia, la Sicilia e persino la Spagna.
Penso, per esempio al Prosciutto di Parma, il quale risente dei venti provenienti dal Mar Ligure, i quali prendono i profumi dei boschi della Lunigiana. 
Di quest'ultima ho parlato nel mio primo libro. 
Oltre a ciò,  le materie prime sono state rispettate dal cuoco.
Quindi, faccio i miei complimenti al signor Sgarbi. 







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