Ringrazio l'amico Morris Sonnino che mi ha portato all'attenzione un articolo su "La Verità" che è intitolato "Una Chiesa anti-USA e post occidentale: il Papa ha ribaltato la rotta geopolitica". Io ho più volte criticato l'azione di Papa Francesco, sul piano politico ed ideologico.
Magari, un giorno, potrei scrivere un ebook riguardo a ciò.
Che Papa Francesco sia di tendenze antiamericane è vero.
Lo ha più volte dimostrato.
Da cattolico, ho una grande sofferenza nel vedere ciò.
Il Papa parla di politica e di ambiente come se fosse un politico (di sinistra) ma sembra che trascuri ciò che riguarda la fede.
Sia chiaro, non voglio attaccare il Santo Padre ma penso che certe cose debbono essere dette.
Io vorrei sentire il Papa parlare di più del magistero della Chiesa.
Oltretutto, il riconoscimento della Palestina da parte della Santa Sede è stata un pessimo segnale.
Trovo anche discutibile il modo nel quale sta trattando la questione cinese, con un atteggiamento troppo morbido verso un regime che perseguita la Chiesa.
L'accordo provvisorio del 2018 è stato rinnovato ma non se ne conoscono i termini.
Chi diventa Papa deve sacrificare le proprie opinioni per il bene della Chiesa.
Invece, sembra che l'atteggiamento di Papa Francesco vada nella direzione opposta.
Gli effetti di ciò si vedono.
Si vede una Chiesa divisa.
Per esempio, la Chiesa cattolica in Germania va verso una direzione progressista mentre la Chiesa polacca e quella americana vanno verso il conservatorismo.
Riguardo al caso degli USA, vi è anche la questione del presidente Joe Biden, il quale è cattolico ma è anche pro-aborto.
Appare chiaro che le due posizioni non possano coincidere.
L'episcopato americano lo vuole scomunicare ma il Papa è contrario.
Insomma, per noi cattolici vi è una grande sofferenza.
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