Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, gongola per la vittoria del centrosinistra a Milano, a Bologna e Napoli e per la sua vittoria al collegio uninominale di Siena. Peccato per Letta che il centrosinistra abbia vinto in città già governate da esso e che i ballottaggi a Torino, Roma e Trieste non siano affatto scontati.
Solo Trieste è governata dal centrodestra.
Dunque, di cosa parla il segretario del Partito Democratico?
Dunque, di cosa parla il segretario del Partito Democratico?
Certo, nel centrodestra si deve fare autocritica.
Forse, il centrodestra dovrebbe organizzarsi meglio nel territorio e dovrebbe essere più coeso.
Il centrosinistra riesce a mobilitare i suoi elettori sia perché questi ultimi sono maggiormente "militarizzati" sia perché quando deve partecipare ad una corsa elettorale si unisce.
I vari partiti del centrosinistra battibeccano tra loro ogni santo giorno ma quando si vota si coalizzano.
Invece, il centrodestra tende a dividersi.
Eppure, sul piano elettorale, il centrodestra è molto più forte del centrosinistra.
Potenzialmente, ha un bacino elettorale più ampio.
Quando è coeso il centrodestra straccia il centrosinistra.
Quando si divide, invece, il centrodestra fa delle figuracce perché i suoi elettori si astengono e quelli del centrosinistra votano.
Però, Letta dice che la "destra è battibile".
Allora, perché non vuole andare a votare?
Forse, ha paura che il centrodestra si ricompatti e che "faccia il mazzo" al suo partito?
Se la sinistra è tanto forte, perché ha paura del voto nazionale?
Chi è forte non ha paura ma è consapevole della sua forza ed affronta le prove.
Che male può fare il voto nazionale al Partito Democratico, visto che, come dice Letta, è tanto forte?
Invece, il Partito Democratico ed il resto del centrosinistra preferiscono andare al governo con giochi di palazzo.
Siamo tutti bravi a parole.
Però, a contare sono i fatti.
Letta ha dimostrato di essere un affabulatore, come molti dei politici di professione.
Però, spesso e volentieri, le belle parole non sono corrisposte dai fatti.
La foto è stata presa dalla pagina Facebook dell'onorevole Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia.
Sei riuscito in poche righe a scrivere una cosa e il suo esatto contrario: la "sinistra" vince perchè si "coalizza", mentre la destra si divide, ma poi dici che la sinistra in caso di elezioni non vincerebbe mai. Sei veramente un fenomeno. Ah: vorrei ricordarti che non decide Letta da segretario di partito se si vota o no, per cui questa cosa che ti rivolgi a lui fa veramente ridere. Basta aprire una pagina di un qualsiasi manuale di diritto costituzionale, quando si configurano le situazioni per arrivare al voto.
RispondiEliminaChe Letta non possa decidere il voto è ovvio.
EliminaPerò, ricordo che in caso di crisi di governo (cosa che è accaduta anche quest'anno) alle consultazioni al Quirinale ogni partito porta la sua linea all'attenzione del presidente della Repubblica, il quale decide di conseguenza.
Il PD, il Movimento 5 Stelle e gli altri partiti della sinistra si sono sempre detti contro le elezioni.
Chissà perché hanno così paura.
Se andasse in crisi il Governo e la maggioranza dei partiti in Parlamenti dicesse sì alle elezioni, alle consultazioni, il presidente della Repubblica dovrebbe tenere conto di ciò e sciogliere le Camere.
Ovviamente, ad oggi, questo discorso si potrebbe fare solo dopo l'elezione del nuovo presidente della Repubblica.
I partiti della sinistra sono tenuti insieme solo dal potere.
Infatti, non si amano ma stanno insieme solo per il potere e quando si deve votare si coalizzano.
Il centrodestra è diverso.
I partiti della coalizione di centrodestra sono tra loro più affini rispetto a quelli del centrosinistra.
Il centrodestra è una coalizione ideologicamente più organica di quella di centrosinistra.
Il problema è che i singoli partiti del centrodestra tendono a fare valere (o a mostrare) di più ciò che li differenzia tra loro che ciò che li unisce e capita che facciano ciò anche a ridosso delle elezioni.
Inoltre, il centrodestra ha la pecca di non essere sempre organizzato nelle città.
D'altra parte, il centrodestra non aveva mica la scuola a Frattocchie né ha messo in piedi negli anni un piano di occupazione dei gangli vitali della società, cosa che ha fatto il PCI.
L'elettore di centrosinistra è spesso militante e vota anche turandosi il naso.
L'elettore di centrodestra è molto più indipendente di quello di centrosinistra e nei momenti nei quali la coalizione è meno coesa si astiene e non si tura il naso.
Però, quando è coeso ed i partiti all'interno parlano con una voce sola, il centrodestra vince e straccia il centrosinistra.
La storia lo dimostra.
Evidentemente, Letta e gli altri della sua parte hanno paura che il centrodestra possa ricompattarsi.
L'Italia non è un Paese di sinistra, anche se ha una sinistra forte.
Dunque, la contraddizione nelle mie parole non esiste.