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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 17 ottobre 2021

Chi è per la libertà non è solo antifascista


Su "Atlantico Quotidiano", vi è un articolo di Franco Carinci che è intitolato "La professione antifascista della sinistra: una copertura per non fare i conti con la propria storia".
Ne riporto questo stralcio:

"L’opposizione al Green Pass si sta trasformando in una battaglia di libertà trasversale a vaccinati e non vaccinati. E non convince il soccorso della “nostra scienza”, perché non trova riscontro comparabile in nessun Paese…

Chi ha una esperienza personale della propaganda Pci inaugurata nella stagione post-bellica, per poi essere praticata senza alcuna sostanziale continuità in tutta l’evoluzione successiva dai vari eredi (Pds, Ds, Pd), sa perfettamente a che servisse l’ossessiva rivendica antifascista, rivolta indistintamente contro qualsiasi maggioranza, in primis la Dc e il suo leader De Gasperi. Per un partito ontologicamente stalinista, dato che non lo si poteva essere senza una totale acquiescenza al sanguinario dittatore sovietico, questa rivendica riusciva di copertura al rivendicare come caratteristica essenziale una vocazione democratica smentita platealmente dalla storia drammatica che si consumava al di là della cortina di ferro. La sequenza partiva dalla riconduzione della liberazione dell’Italia ad una resistenza condotta in via tendenzialmente esclusiva dai partigiani comunisti, sì da oscurare la parte assolutamente decisiva giocata dagli alleati, con in testa gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, etichettata come imperialista; per poi planare sulla ricostruzione della carta costituzionale come antifascista, senza valorizzarne l’essenza di carta tipica di una democrazia occidentale"
.

Io dico sempre che non si può usare Lucifero per scacciare via Satana.
Lucifero e Satana sono sempre il male.
Dunque, se non fosse stato per l'apporto decisivo degli Alleati, noi  parleremmo tutti tedesco o russo.
Non basta essere antifascisti, secondo un termine tanto in voga, o antinazisti per essere per la libertà e per lo Stato di diritto.
Si deve essere contro ogni forma di totalitarismo.
Ricordo, per esempio, l'Holodomor.
Il sito "Gariwo-la Foresta dei Giusti", lo ricorda in questo modo:

"Holodomor è il nome con il quale si designa il genocidio per fame di oltre 6 milioni di persone, perpetrato dal regime sovietico, a danno della popolazione ucraina negli anni 1932 – 1933. Gli ucraini subirono una terribile punizione, perché accusati di contestare il sistema della proprietà collettiva. Tutte le risorse agricole furono requisite e la popolazione affamata. Un quarto della popolazione rurale, uomini, donne e bambini, fu così sterminata per fame. I cadaveri giacevano per strada senza che i parenti, anch'essi ormai in fin di vita, avessero la forza di seppellirli. La carestia determinò, insieme all'annientamento dei contadini, lo sterminio delle élites culturali, religiose e intellettuali ucraine, tutte categorie considerate "nemiche del socialismo”".

Ucraini di ogni estrazione, cristiani ortodossi, cristiani greco-cattolici, cristiani cattolici-latini, ebrei ed altri morirono di fame per colpa di quel demonio di nome Stalin.
Ricordo che Stalin si mise d'accordo con quell'altro demonio di nome Adolf Hitler, nel 1939.
Poi, Hitler ruppe l'accordo, attaccando l'Unione Sovietica, e le cose andarono come andarono.
Chi è per la libertà, in coscienza propria, deve condannare ogni forma di totalitarismo, ogni regime politico che calpesta la persona e ne nega la dignità.
Certo, il fatto che io condanni il comunismo non significa che non condanni anche il nazifascismo.
So che ai nipotini di Stalin piace dire a noi di destra: "Voi parlate delle foibe e dell'Holodomor per confondere le acque e sminuire i crimini nazifascisti".
Io non sminuisco proprio un bel niente.
Sfido chiunque a provare a dimostrare che io abbia fatto una cosa del genere.
Anzi, io sono il primo a dire che la Shoah debba essere ricordata sempre perché quello che fecero i nazisti nei campi di concentramento fu veramente qualcosa di diabolico.
I lager nazisti furono macchine di morte nelle quali gli internati venivano privati di ogni dignità, fatti lavorare in condizioni terribili e poi messi nelle camere a gas.
I corpi venivano arsi nei forni crematori.
Le donne venivano anche stuprate ed i bambini erano utilizzati per esperimenti di medici senza scrupoli come Joseph Mengele, medici che uccidevano le persone anziché salvare le loro vite. 
I sopravvissuti a quello scempio parlarono (e tuttora parlano) delle atrocità di quei luoghi.
Nomi di città come Dachau, Auschwitz, Treblinka e persino Trieste (ove fu allestito il lager alla Risiera di San Sabba) sono ancora oggi ricordati con toni veramente lugubri.
Ricordo che Trieste fu sotto il controllo diretto della Germania nazista. 
Tutto ciò fa orrore ancora oggi.
Quel crimine deve farci orrore perché esso fu un crimine contro l'umanità.
Invito a leggere i libri di Primo Levi, "Se questo è un uomo" e "La tregua".
Invito anche ad ascoltare le testimonianze dei sopravvissuti alla Shoah. 
Per me, chi nega la Shoah fa una cosa veramente brutta.
Dunque, per essere per la libertà ed il diritto è doveroso essere antifascisti ed antinazisti ma è altrettanto doveroso essere anticomunisti e contro ogni forma di totalitarismo. 
Una cosa non esclude le altre. 
Lucifero non è avversario di Satana ma è solo un suo concorrente. 



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