Il centrosinistra, con il sindaco Giuseppe Sala, si conferma a Milano.A Bologna e a Napoli i candidati del centrosinistra Matteo Lepore e Gaetano Manfredi stravincono.
Torino, Trieste e Roma si avviano ai ballottaggi.
Enrico Letta vince a Siena.
In Calabria si conferma il centrodestra.
Insomma, sembra un copione già scritto.
Però, il dato allarmante è l'astensione.
L'astensione favorisce la sinistra, la quale è più organizzata nelle città.
Questo è lapalissiano.
Appare evidente che vi sia una bocciatura per tutta politica.
Il centrosinistra non piace ma vince perché ha uno zoccolo duro molto forte.
Il centrodestra ha più elettori ma paga il fatto che a Roma sia diviso tra chi sostiene il Governo presieduto da Mario Draghi, un Governo che non sta facendo cose belle, e chi si oppone ad esso.
Non è un caso il fatto che il centrosinistra prenda tanti voti dai "quartieri bene" di città come Milano, quartieri abitati da gente che non ha problemi.
Invece, il dato interessante è l'astensionismo delle periferie.
Evidentemente, la gente comune non trova più un punto di riferimento nella politica.
Questo è preoccupante.
Comunque, l'astensione non porta il cambiamento.
Quando tanta gente non vota è sempre una sconfitta per tutti.
La sconfitta è per la democrazia.
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