Queste sono le parole senatore del Partito Democratico Tommaso Cerno:
"Sono gay dichiarato tra le forze di sinistra al Senato: mi occupo di diritti civili. Non ho votato la legge Zan perché si tratta di una legge medievale.
Prevedeva un grottesco e sbagliato reato di opinione. Il PD ha peccato di viltà, indebolendo la legge.
E alle fine ha perso la partita".
Non si può non essere concordi con queste parole dette da questo senatore non di destra ed omosessuale dichiarato.Ora, una persona che picchia un'altra per motivi di orientamento sessuale deve essere punita con maggiore rigore.
Lo stesso discorso vale per una persona che picchia un'altra per motivi di orientamento religioso e per questioni politiche.
Il problema di fondo era il reato di opinione.
Una legge che sanziona l'incitamento all'odio esiste già ed è la legge Mancino.
La legge Mancino riguarda l'odio per motivi razziali, etnici e religiosi.
Si sarebbe potuta estendere questa legge anche all'orientamento sessuale, senza doverne fare un'altra che invece sarebbe stata liberticida.
Una cosa il punire l'incitamento all'odio ed un'altra invece è imporre il reato di opinione.
Una democrazia liberale non ammette il reato di opinione.
La sanzione all'incitamento all'odio deve essere compatibile con la libertà d'opinione.
Noi abbiamo una Costituzione, il cui articolo 5 recita:
"Ognuno ha diritto di esprimere e diffondere liberamente le sue opinioni con parole, scritti e immagini, e di informarsi senza impedimento da fonti accessibili a tutti. Sono garantite la libertà di stampa e d'informazione mediante la radio e il cinematografo. Non si può stabilire alcuna censura".
Il DDL Zan era squilibrato.
Per esempio, il suo articolo 4 recita:
Ora, faccio un esempio: una coppia formata da due persone dello stesso sesso decide di fare un'unione civile.
Poniamo caso che questa coppia decida di farsi fare la torta nuziale da una pasticceria ma che quest'ultima si rifiuti di servirla.
Magari, i gestori della pasticceria potrebbero fare ciò per motivi che nulla hanno a che fare con la coppia.
Ora, provate ad immaginare cosa accadrebbe ai gestori di quella pasticceria che rischierebbero di essere bollati come "omofobi" e di essere esposti anche al boicottaggio o a qualcosa di peggio.
Oltre a ciò, una democrazia liberale non ammette che debba esserci una categoria di persone protetta ed altre no.
Una persona che fa del male ad un'altra per motivi etnici, religiosi, di idee politiche, di condizioni personali (come la disabilità) e di orientamento sessuale va sempre punita con severità e rigore.
Non si può punire con più severità una persona che fa del male ad un'altra perché quest'ultima è omosessuale, mentre si tratta con minor rigore chi picchia un'altra persona perché è del partito politico opposto o perché è disabile.
Tutti quei comportamenti e quelle azioni che ledono il diritto individuale e l'essenza di una persona debbono essere puniti con le aggravanti allo stesso modo.
Dunque, si vogliono tutelare i diritti delle persone?
Si facciano delle leggi equilibrate con il contributo di tutti.
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