La corte di Conte

Su "Panorama", vi è un articolo intitolato "Alla corte di Conte".

L'articolo parla di coloro che oggi stanno intorno all'ex-premier ed attuale leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte.

Uno di questi personaggi è il senatore Mario Turco, il quale aveva comprato la Masseria Galeota, che si trova vicino a Taranto, in un'asta giudiziaria contestata da Vincenzo Papa, il vecchio proprietario.

Questi si era presentato con una srl ma sul portale delle aste online il file dell'offerta di Papa non figurava, in quanto rinominato.

Papa aveva fatto ricorso e l'aveva perso.

Ora, questa storia non è un biglietto da visita per un movimento che diceva di battersi contro la "tragedia delle aste giudiziarie". 

Altri membri della "corte" di Conte sono Chiara Appendino e Virginia Raggi, due esponenti pentastellate reduci da esperienze di prime cittadine veramente deludenti, per non dire disastrose,  di Torino e di Roma.

Basti pensare agli ambulanti romani e a come sono stati trattati dall'amministrazione del sindaco Raggi. 

Poi, vi è anche l'ex-ministro della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina, la quale è ricordata per i disastri combinati.

Basti ricordare anche la storia del concorso da dirigente scolastico.

Non dimentichiamo l'avvocato e senatore Ettore Licheri, il quale è balzato agli "onori" delle cronache per la violazione delle norme anti-Covid imposte a tutti gli italiani dal suo stesso partito.

Infatti, al termine di un intervento al Senato, egli si fece abbracciare dai colleghi.

Non dimentichiamo anche la vice presidente del Senato Paola Taverna, quella che chiamava "mafiosi, merde e schifosi" quelli del Partito Democratico e che oggi va a braccetto con loro.

L'anno scorso, la senatrice in questione era rimasta coinvolta nella vicenda della casa popolare assegnata alla madre, la quale non aveva i requisiti.

Il ricorso in tribunale era stato respinto e la madre della senatrice aveva dovuto abbandonare l'immobile.

Questo è il Movimento 5 Stelle, il movimento di gente che campa con la politica, senza avere meriti né talenti.