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giovedì 21 ottobre 2021

Dio, patria e famiglia...contro la cancel culture


Riporto queste parole scritte da Francesco Borgonovo su "Panorama":

"Oggi, gli ideali di Dio, famiglia e Paese d'origine sono considerati nemici da combattere.
Un'irrazionale furia relativista li ha spazzati via.
Conta solo l'individuo con le sue pulsioni.
E una volta sparite le identità forti, emergono, a miriadi, comunità minoritarie e agguerrite che impongono i loro slogan.
Piccole caricature che tentano, paradossalmente, di recuperare ciò che è stato distrutto". 

Lo stralcio è dell'articolo intitolato "Di padri, patrie e altri valori della nostra vita".
Ora, prendo come esempio positivo Israele.
In Israele, vi è una cultura di una democrazia liberale.
Eppure, il Paese ha una sua identità e la difende.
Essere dei liberali non significa essere contro i valori di Dio, della patria e della famiglia. 
Israele è uno Stato ebraico ma è anche uno Stato nel quale vigono le libertà per tutti.
Lo Stato fu fondato dagli ebrei e per dare sicurezza agli ebrei ma dà una casa a tutti e tutti hanno gli stessi diritti. 
Oggi, l'Occidente vive un momento di crisi.
Dirsi dei "patrioti", per una certa élite culturale che sta diventando dominante, equivale a dirsi fascisti.
Per questa élite, anche uno Stato come Israele, la cui bandiera porta i simboli di una religione, l'Ebraismo, sarebbe da considerarsi come uno Stato fascista o comunque di fondamentalisti, quando (in realtà) non lo è.
Come ho scritto prima, oggi, l'Occidente vive uno stato di crisi.
Si buttano giù le statue e si censurano libri che potrebbero essere ritenuti "inneggianti all'odio".
Basti pensare alla questione di Dante Alighieri e della sua Divina Commedia. 
La si vuole censurare perché (secondo il pensiero prima citato) istigherebbe all'islamofobia e ad altre forme di odio.
Addirittura, si tolgono le definizioni di "padre" e "madre", sostituendole con "genitore 1" e "genitore 2".
Per qualcuno, i termini di "padre" e "madre" sarebbero discriminatori. 
Si vuole essere anche pro-LGBT, cosa che nulla ha a che fare con gli omosessuali. 
Questi ultimi meritano rispetto. 
Siamo davvero arrivati alla follia.
Qui è in ballo il futuro della nostra civiltà.
Noi stiamo vivendo quel tribalismo di cui scrisse il professor Plinio Correa de Oliveira.
Le piccole minoranze delle quali ha scritto Borgonovo sono le "tribù" delle quali scrisse il succitato pensatore cattolico.
Dobbiamo riaffermare i valori della patria e di un popolo (tra i quali è contemplata anche la religione) per non finire veramente male. 




 


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