Anche le mance che i camerieri dei ristoranti prendono debbono essere tassate. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione.
Ora, con tutto il rispetto, questa sentenza mi pare assurda.
Chi fa i paragoni con gli Stati Uniti d'America non sa cosa dice.
Negli USA, le mance sono tassate ma esse sono a tutti gli effetti lo stipendio del cameriere.
Per consuetudine, quando si va in un ristorante americano, si dà la mancia.
Qui in Italia, questa consuetudine non c'è.
Il cameriere prende già uno stipendio che è già tassato.
Allora, vogliamo aumentare il gettito fiscale?
Per esempio, togliamo la legge Mosca, la legge del 1974 che dà privilegi fiscali alle cooperative.
Le cooperative debbono pagare le tasse come le altre imprese.
In più, ci sono altre situazioni da rivedere.
Esiste il lavoro nero.
Perché non si colpisce quello, cercando anche di fare delle riforme serie del mercato del lavoro e del rapporto tra lo Stato ed mondo aziendale?
Tassare le mance equivale a tassare i bruscolini.
Si tratta di una manovra che vuole dare l'idea di uno Stato forte ma che in realtà mostra uno Stato bullo perché colpisce chi è debole.
Effettivamente, le mance sono bruscolini.
Del resto, l'attuale sistema fiscale italiano è insostenibile.
Chi può evadere evade spesso per sopravvivere.
Non giustifico l'evasione fiscale e non voglio fare apologia di reato.
Però, questo è un dato di fatto.
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