Quando si associa la destra al fascismo, mi viene da dire che il nostro Paese sia destinato a fallire per ignoranza di molti dei suoi cittadini. Infatti, a ben guardare il tutto, il fascismo fece un grosso danno proprio alla destra e favorì non poco la sinistra, la quale si intestò l'antifascismo.
Eppure, il fascismo non c'entrava (e tuttora non c'entra) nulla con la destra.
Anzi, a ben guardare, il fascismo è un'ideologia socialistoide.
Benito Mussolini (nella foto, 29 luglio 1883-28 aprile 1945) era un socialista.
Egli cominciò come socialista neutralista, poi divenne interventista (e fu cacciato dal Partito Socialista) e poi divenne quello che divenne in seguito.
L'impianto statale modellato secondo l'ideologia fascista non poteva essere considerato come un impianto di un Governo di destra.
Per esempio, il Governo fascista impose una linea dirigista sull'impresa.
Al contrario, la destra non fu (e tuttora non è) dirigista.
Sebbene Mussolini avesse fatto un Concordato, il fascismo era intrinsecamente anticlericale.
Invece, la destra era (e tuttora è) laica ma non anticlericale.
Quindi, come si può definire il fascismo di destra?
Da uomo di destra quale sono, io rimango basito quando si fanno certi paragoni e si lega indebitamente la destra al fascismo.
Da uomo di destra, io non posso accettare di essere associato al fascismo, semplicemente perché il fascismo non mi appartiene.
Non mi riferisco solo alla questione delle infami leggi razziali del 1939 o alla non meno infame alleanza con la Germania di Adolf Hitler ma a quello che rappresenta l'ideologia fascista in sé, un'ideologia nella quale non mi posso riconoscere per tanti motivi.
Per esempio, io sono per la libera impresa e per la difesa della libertà individuale.
Quindi, sono contro il dirigismo.
Quando sento dire: "Destra è uguale a fascismo", mi viene da dire: "Studiate!".
Basti prendere qualche libro di Ludwig von Mises e di Milton Friedman, per capire cosa sia veramente la destra.
Basti studiare anche la storia di Edmund Burke, grande esponente della destra britannica.
Ideologicamente parlando, i miei "padri" sono personaggi come Stephen Gardiner, Edmund Burke e Ludwig von Mises.
Vogliamo parlare anche del nazismo?
Bene, nel prossimo articolo esprimerò anche qualcosa riguardo alla deportazione dei cittadini ebrei-romani del Ghetto di Roma.
Prima, però, faccio notare che il Partito Nazista si chiamava NSDAP, ossia Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei.
In italiano, il nome completo del partito di Hitler significa Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi.
Ergo, anche i nazisti si ispiravano al socialismo marxista.
Ideologicamente parlando, nazismo, fascismo e comunismo sono tutti figli della stessa madre.
La differenza più evidente sta nel fatto che nazisti e fascisti siano stati sconfitti ed i comunisti si siano seduti al tavolo con i vincitori, intestandosi indebitamente la vittoria.
Però, deve essere ricordato che i partigiani comunisti non volevano battere il nazifascismo per liberare l'Italia ma per portare quest'ultima nell'orbita sovietica.
Dunque, il comunismo non fu un avversario del nazifascismo ma fu un concorrente di quest'ultimo.
Al contrario, i veri antifascisti furono i cattolici ed i liberali, quelli che avrebbero potuto costruire una destra forte e che invece si fecero prendere da altre dinamiche.
Per questo, io sono di destra e non mi debbo vergognare di nulla.
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