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sabato 16 ottobre 2021

Green Pass, un mondo alla rovescia


Su "Atlantico Quotidiano", si può leggere un bell'articolo di Stefano Magni che è intitolato "La neolingua per giustificare il Green Pass: un ricatto diventa libertà, i ricattati diventano ricattatori".
Ne riporto questo stralcio:

"Da oggi occorre il Green Pass per andare al lavoro e allora siamo più “liberi”. Ma i sindacati autonomi di portuali e camionisti, che scioperano in porti importanti come Genova e Trieste, ci “ricattano”. E chi manifesta in piazza, anche scontrandosi con la polizia, per opporsi (in modo sin troppo virulento) a una tessera verde che, se non la possiedi, non ti permette di lavorare, è “fascista”. Questi sono solo alcuni degli ultimi esempi di parole invertite. Termini che fino a ieri significavano qualcosa di preciso, ma che ora hanno assunto un significato opposto.
Merito della classe politica e di un giornalismo che fa da sua cassa di risonanza, abbiamo imparato a ragionare tutti così. Ma vediamo di passare questi concetti al setaccio della ragione. In che senso il Green Pass rende “liberi”, come hanno titolato anche insospettabili giornali di area liberale? Il Green Pass ci consentirà di tornare al lavoro, se si è vaccinati, guariti o si è effettuato il tampone nelle precedenti 72 ore. La cosa buffa è che molti lavoratori si sentono veramente liberi, anche se dovranno esibire il Green Pass pur se restano a lavorare da casa, in smart working. La libertà è questa? Francamente no. Libertà è andare a fare il proprio lavoro, se si è assunti regolarmente da un altro adulto consenziente. Ma aver bisogno di un lasciapassare concesso dallo Stato che dimostri che mi sono comportato da cittadino consapevole, non è libertà. Perché, prima lo Stato mi vieta un comportamento abituale (andare al lavoro), negandomi due diritti costituzionali (libertà di movimento e lavoro), poi semmai me li restituisce solo se mi comporto in un certo modo, cioè se mi vaccino o se effettuo un tampone periodico, a meno che non dimostri di essere già guarito entro un tempo utile. Questo non è un esercizio di libertà, ma è un ricatto: ti tengo sotto sequestro, in un certo senso, finché non fai quello che ti dico io"
.

Sembra che l'Italia sia diventata un mondo alla rovescia.
Questo Green Pass fa più male che bene
Infatti, il numero di vaccinati supera l'80%.
Dunque, a cosa diavolo serve questo bislacco Green Pass?
Una persona normale si pone qualche domanda e non si limita ad obbedire e basta.
Persino un grande pensatore cristiano come Sant'Agostino diceva che si doveva mettere in discussione una legge ingiusta.
Non voglio arrivare a tanto ma penso che una riflessione debba essere fatta.
Quindi, con modi garbati (e non con toni da guerra civile) voglio mettere in discussione la faccenda. 
La voglio fare al di là degli schieramenti "Pro-Vax" e "No Vax", anche perché tali schieramenti sono fittizi.
Basti pensare al fatto che si releghi tra i "No Vax" anche coloro che (semplicemente) criticano questa politica, a prescindere dal fatto che siano vaccinati o meno.
Io, per esempio, sono vaccinato ma non approvo nulla di ciò che fa questo Governo, come non approvavo ciò che faceva quello precedente. 
Dunque, a cosa diavolo serve questo Green Pass?
Il documento in questione è veramente bislacco.
Infatti, una persona senza Green Pass può andare al bar e bere il caffè al bancone mentre non prendere la medesima bevanda al tavolo.
Per caso, il Covid colpisce solo se si è al tavolo?
Non sapevo che il Covid avesse preferenze nella scelta dei posti.
Questo Green Pass non è solo bislacco ma è anche dannoso.
Basti pensare ai camionisti.
I camionisti italiani (e stranieri residenti in Italia) debbono avere il Green Pass per lavorare.
Al contrario, i camionisti provenienti dall'estero possono entrare e girare per il nostro Paese come vogliono.
Vi pare normale ciò?
Poi, i portuali di Trieste (e non solo) sono bollati come ricattatori.
Peccato che essi siano ricattati.
Infatti, se non hanno il Green Pass non possono lavorare.
Se non è un ricatto questo non so cos'altro sia.
Oltretutto, io non capisco tutta questa paura.
Più dell'80% dei cittadini è vaccinato.
Si arriverà al 90%.
Dunque, l'immunità di gregge non sarà raggiunta manco con il 90% dei vaccinati?
Altri Paesi, come la Germania, hanno un numero di vaccinati inferiore al nostro.
Eppure, un Green Pass come il nostro non è stato implementato da nessuna parte.
Di conseguenza, qualcosa mi sfugge.
Forse, saranno quelli come me ad essere "strani" per questo Paese?
In realtà, la vera divisione non è tra "No Vax" e "Pro-Vax".
Certo, ci sono i "No Vax" ed i fanatici del vaccino.
Gli uni e gli altri sono minoranze e sono esaltati.
La maggioranza delle persone non ha perfettamente chiaro il quadro, perché è spaventata e perché vi è una cattiva informazione.
Però, il vero scontro non è tra "No Vax" e "Pro-Vax" ma è tra liberali e statalisti ed io sto con i primi, perché voglio vivere in un Paese veramente libero. 

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