Su "Panorama", vi è un articolo di Carlo Cambi che è intitolato "Le grandi pulizie di Bergoglio".Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio) ha deciso di fare un vero e proprio spoil system in Vaticano, mettendo i suoi fedelissimi, mettendo all'angolo i cardinali ed i monsignori italiani.
Un esempio è quanto accaduto al governatore dello Stato vaticano, il cardinale Giuseppe Bertello.
Per esempio, il cardinale Giuseppe Bertello è stato pensionato il 1° ottobre scorso senza neanche un cenno di ringraziamento.
I motivi di ciò sono stati il fatto che il porporato si sia garbatamente opposto alla spoliazione economica del Governatorato dello Stato vaticano, le cui sostanze sono concentrate nell'APSA, ed il fatto che si sia lagnato (sempre nel limite dell'obbedienza) delle politiche di gestione economica che sono state messe nelle mani del gesuita spagnolo Guerrero Alves e del cardinale tedesco ed arcivescovo di Monaco di Baviera-Frisinga Reinhard Marx.
Il cardinale Bertello fu grande elettore di Bergoglio.
Fu anche grazie a lui se il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio fu eletto Papa con il nome di Francesco.
Oramai, è chiaro l'atteggiamento del Papa argentino: chi non la pensa come lui è fuori.
Peccato, per lui, che il dogma dell'Infallibilità pontificia dica ben altre cose.
Papa Francesco si comporta come un politico di stampo peronista.
La sua politica si rifà a quella delle riduzioni gesuite del Sud America, nelle quali vigevano regole del collettivismo e non si accettava nessun dissenso.
Il peronismo si rifaceva esattamente al fascismo e alla cultura delle riduzioni gesuite.
Dunque, la cosa non sorprende.
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