Ringrazio l'amico Morris Sonnino, il quale mi ha segnalato un articolo di Antonio Rapisarda su "Libero".
Esso parla di quattro membri del gruppo Lealtà ed Azione che sono stati condannati a due mesi e dieci giorni di carcere per il saluto romano.
La condanna è stata fatta dalla Corte d'Appello.
La Corte di Cassazione ha annullato la condanna.
Siamo sempre alle solite.
Ora, il saluto romano non risale certo al fascismo ma all'Antica Roma.
Il fascismo se lo intestò indebitamente.
Certamente, il fascismo fece un danno ma quello che deve essere detto non può essere taciuto.
Stando alle tesi comuniste e della sinistra, anche Giulio Cesare era fascista.
Noi siamo di fronte alla solita tendenza a fascistizzare o a nazificare ogni cosa non conforme ad un certo pensiero unico.
Così, diventano "fascisti" coloro che dicono che l'Italia sia stata liberata grazie all'aiuto degli Alleati, contrastando la tesi comunista, o coloro che dicono che debbano essere ricordati anche quelli che furono uccisi nelle foibe dai partigiani comunisti jugoslavi di Tito o coloro che contestano il Green Pass.
Questo è il dato di fatto ed è il tipico esempio di diffusione dell'ignoranza collettiva.
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