Si tratta di un progetto sviluppato nei Paesi Bassi da Mosa Meat, un laboratorio diretto da Mark Post.
Questa "carne" viene prodotta senza macellare animali.
Essa è prodotta partendo dalle cellule staminali dei bovini.
Queste cellule sono coltivate e producono tessuti.
Poi, per dare gusto, colore e consistenza alla "carne", si aggiungono pane grattugiato, estratto di barbabietola e zafferano.
I sostenitori di questo progetto assicurano che questa "carne" è perfettamente sicura.
Coloro che l'hanno assaggiata hanno detto che essa ricorda esattamente la carne tradizionale, sebbene non abbia grasso.
Inoltre, i sostenitori della "carne" prodotta in laboratorio parlano di "scelte etiche".
Citano, come esempi, il fatto che vacche emettano metano che va in atmosfera, aumentando l'effetto serra o l'idea di alcuni che dicono "uccidere un animale sia male".
Ora, io ho sensazioni molto contrastanti riguardo questo tipo di ricerca.
Da una parte, un prodotto simile può essere impiegato per diete iperproteiche, come quelle atte a combattere l'obesità, che è un problema.
Dall'altra, però, si rischia di danneggiare l'allevamento, con le sue eccellenze.
Penso alla razza bovina Chianina, la cui carne è pregiatissima.
Inoltre, ricordo che l'introduzione della carne nell'alimentazione umana permise all'uomo di evolversi...alla faccia di quello che dicono i fricchettoni.
Termino con una nota ironica.
Alcune persone dalle idee strane dicono che mangiare carne sia cosa da rettiliani, i quali ( per coloro che credono in queste teorie) sarebbero delle razze aliene cattive che ci vorrebbero soggiogare.
Vuole dire che anche io sono un rettiliano.
Portatemi un bel panino con il Salame Mantovano o con la salsiccia di Suino nero dei Nebrodi e mi vedrete con un bel sorriso che mi arriverà fino alle orecchie.
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