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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 9 marzo 2017

Sentite questa cosa riguardo all'immigrazione clandestina



Cari amici ed amiche,

vi invito a visionare questo bel video di Luca Donadel.
Nel video, Donadel parla dell'immigrazione clandestina, a cominciare dalle barche delle Organizzazioni Non Governative che sono coinvolte nelle operazioni in cui si portano qui i migranti.
Le barche in questione hanno a bordo un sistema denominato "AIS"  e funziona in modo simile alla sponda degli aerei e permette di identificare le imbarcazioni, la loro posizione e la loro rotta.
Esistono siti che permettono di raccogliere i dati e che per la modica cifra di 400 Euro al mese permettono di avere un tracciamento di tutte le imbarcazioni.
Uno di questi siti è "Marine Traffic".
Ora, gli articoli di giornale parlano di "Migranti salvati nel Canale di Sicilia".
Ebbene, questi giornali mentono.
Infatti, le nostre navi vanno a prendere gli immigrati a poche miglia dalla Libia.
Il Canale di Sicilia è quel braccio di mare che si trova tra Sicilia e Tunisia.
Quindi, per andare in Libia, le navi non passano nemmeno nel Canale di Sicilia o se ci passano arrivano sempre in Libia, Paese che non è bagnato dalle acque del Canale di Sicilia.
Ora, secondo la Convezione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare, le persone soccorse in acque internazionali vanno portate al porto sicuro più vicino, che nel caso specifico si trova a Zarzis, in Tunisia e non a Malta o in Sicilia.
Zarzis dista 90 miglia nautiche dal punti in cui i migranti vengono recuperati.
Malta dista 180 miglia nautiche e la Sicilia dista 259,7 miglia nautiche.
A questo punto, chiediamoci il perché di ciò.
Perché noi andiamo a prendere queste persone a 10 miglia nautiche dalla cosa libica e le portiamo qui da noi.
Qualche buonista dirà: "Per salvare più vite".
Ebbene, operazioni internazionali come "Mare nostrum" e "Triton" si sono dimostrate essere fallimentari.
Dal 2012 al 2016, le morti di migranti in mare sono decuplicate.
Perché questo?
Il motivo è semplice: prima di queste operazioni gli scafisti dovevano veramente passare per il Canale di Sicilia ed arrivare a Lampedusa e per farlo dovevano usare imbarcazioni in grado di sostenere viaggi di centinaia di miglia.
Adesso, questi trafficanti sono sicuri che ci saranno imbarcazioni pronte a prendere queste persone a poche miglia dalla costa libica e perciò usano le peggiori bagnarole.
Inoltre, molte più persone tentano la traversata. Questo significa solo una cosa: più morti.
Inoltre, l'80% di questi "migranti" sono immigrati clandestini e non profughi che scappano dalla guerra.
Questo giochetto lo paghiamo noi italiani!
Avete capito?
Tutto ciò viene fatto per business di associazioni, cooperative ed altro.
E noi paghiamo!
Cordiali saluti.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.