Ad Thomam Crammerum Cantuariae Archiepiscopum/ A Thomas Cranmer Arcivescovo di Canterbury

La memoria vostra 'nzurtari nun vogghiu...
Thomas, Cantuariae Archiepescupus d'Angli...
puru si dâ doctrina vostra nimici sugnu...
pirchì cuntru la Catholica Ecclesia fatta l'avisitivu...

ma ju peggiu esseri nun vogghiu...
di un amicu cà li sancti cari cà ju tegnu 'nzurtau...
accussi si facissi...et certu ju nun sarìa megghiu.

Italiano:

La memoria vostra insultare non voglio...

Thomas, di Canterbury Arcivescovo d'Angli...

pur se della dottrina vostra nemico che sono...

perché contro la Cattolica Chiesa fatta l'aveste...

ma io peggio essere non voglio...

di un amico che i santi cari io tengo insultò...

così se facessi...e certo non sarei io d'egli meglio.

Questa mia poesia (scritta in maccheronico-siciliano) parte da una mia breve riflessione.

Sappiamo tutti di ciò che combinò l'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer.

Egli (1489-1556) ruppe il matrimonio tra re Enrico VIII e Caterina d'Aragona, senza avere alcuna autorità.

Poi, prima insieme al Cancelliere dello Scacchiere Thomas Cromwell (1485-1540) e poi con il Lord Protettore d'Inghilterra, il Duca di Somerset Edward Seymour ( che era lo zio del minorenne re Edoardo VI, 1500-1552), portò il protestantesimo.

Nel 1553, quando salì al trono la regina Maria I Tudor (1516-1558), dapprima egli abiurò le sue dottrine e sembrò tornare al cattolicesimo ma poi egli ritrattò le sue abiure ed inveì contro il Papa.

Fu arrestato, incarcerato e poi arso al rogo.

Cranmer è ricordato come santo e martire dagli anglicani.

Ora, da qui parte la mia riflessione.

Io sono un cattolico praticante, pur con tutti i miei difetti.

Io credo fermamente nella dottrina della Chiesa cattolica.

Logicamente, non posso approvare il pensiero di Cranmer ed avrei (anzi, ho) mille motivi per attaccarlo.

Però, io mi ricordo di quanto accadde anni fa, quando un mio amico irrise San Gabriele dell'Addolorata, un santo molto caro a me e alla mia famiglia.
La cosa mi diede molto fastidio.

Se io attaccassi pubblicamente la figura di Cranmer, sarei migliore di questo mio amico che fece quell'atto irrisorio?

Direi proprio di no.

È meglio non fare agli altri ciò che non si vuole che gli altri facciano a sé stessi.

Cordiali saluti.