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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 10 febbraio 2016

La verità non può essere infoibata!

Cari amici ed amiche,

l'amico (collabora con me su questo blog) Angelo Fazio mi ha portato all'attenzione questa poesia di Marco Martinolli intitolata "Basovizza":
Avete chiuso
i loro occhi;
avete legato
le loro mani imploranti;
avete legato
i loro passi che scappavano;
avete spento
le loro voci;
ma non siete riusciti a fermare
le loro anime
che dal profondo della terra,
salivano verso il Cielo.


Ringrazio Angelo.
Questa poesia fa il paio con una mia riflessione che ho riportato su "Italia chiama Italia", nel mio articolo intitolato "Foibe, genocidio".
Quanto accadde negli anni '40 in Venezia Giulia, Istria e Dalmazia fu un vero e proprio genocidio, perpetrato dai partigiani jugoslavi di Tito, con la"benedizione" dei comunisti italiani. Le vittime dei partigiani di Tito non erano pericolosi nazisti o fascisti (sia chiaro, nessuno avrebbe meritato di morire in quel modo) ma erano italiani, questa agli occhi dei comunisti jugoslavi era la loro unica colpa. 
Quelle persone furono seviziate, torturate, uccise e gettate nelle foibe carsiche. Questa fu la realtà dei fatti ed ancora oggi essa è incontrovertibile.
Inoltre, quello che fecero i comunisti jugoslavi non fu diverso da quello che fecero i nazisti ai danni degli ebrei.
I nazisti mandavano nei campi di concentramento ed uccidevano gli ebrei in nome del loro odio verso di loro ed i partigiani comunisti jugoslavi uccidevano gli italiani per la stessa ragione: li odiavano. Purtroppo, in "nome dell'antifascismo", qui in Italia vi è chi vuole che la storia delle foibe resti nell'ombra. Io, invece, dico che ognuno deve fare i conti con la Storia, per evitare che certe tragedie possano ripetersi.
La verità non può essere infoibata.
Cordiali saluti. 

2 commenti:

  1. Giusto, doveroso ricordare quei poveri italiani infoibati dai comunisti titini, ma i comunisti italiani non furono da meno, molti li aiutarono sul posto e quelli che abitavano le città italiane disprezzavano quei poveri che erano riusciti a salvarsi scappando, li insultavano arrivando persino a rifiutare loro di fermarsi nelle stazioni per poter attingere un po' di acqua alle fontanelle per dissetare sè e i loro bambini

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  2. Anche i comunisti dovranno fare i conti con la storia.

    RispondiElimina

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Ringrazio un caro amico di questa foto.