a Cosenza si cerca il luogo di sepoltura del re visigoto Alarico.
Lo riporta il giornale "Il Quotidiano del Sud", in un articolo scritta da Maria Francesca Fortunato che è intitolato "Cosenza, un'archeologa è pronta a scavare in cerca di Alarico A breve sarà revocato lo stop ai lavori vicino i due fiumi".
Ad annunciarlo è stato il sindaco cosentino Mario Occhiuto.
Alarico I (noto anche come Flavio Alarico, 370 AD-410 AD) fu capo del popolo germanico dei Visigoti.
Fu nominato Magister Militum dell'Illyricum dall'imperatore romano d'Occidente Onorio (384 AD-423 AD).
Educato come un romano, tuttavia, egli si ribellò all'imperatore e nel 395 AD i Visigoti (Goti dell'Ovest) lo proclamarono re.
Nel 410 AD, egli saccheggiò Roma e proseguì verso sud, arrivando a Reggio Calabria, prendere l'Africa ed assoggettare l'Italia.
La cosa non riuscì perché ci fu una tempesta che affondò le navi e Alarico decise di tornare indietro.
Tuttavia, mentre era ancora in Calabria, Alarico si ammalò misteriosamente e morì a Cosenza.
Il luogo della sua sepoltura e ancora oggi un mistero.
Si dice che la sua sepoltura sia nella confluenza tra i fiumi Busento e Crati.
Si dice anche che con lui siano stati sepolti i tesori trafugati nel sacco di Roma.
In questi tesori vi sarebbe anche la menorah, il candelabro a sette bracci, che i Romani trafugarono dal Tempio di Gerusalemme nel 70 AD, quando rasero al suolo la città.
Speriamo che questi scavi abbiano un riscontro.
Cordiali saluti.
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