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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 16 ottobre 2015

Pensiero sarcastico di Vittorio Feltri sulla giustizia in Italia

Cari amici ed amiche,

l'amico e socio Morris Sonnino ha messo sulla sua pagina di Facebook il pensiero di Vittorio Feltri:
"PENSIERO SARCASTICO DEL GRANDE FELTRI SULLA GIUSTIZIA IN ITALIA:
NON DIFENDETEVI DAI RAPINATORI INVITATELI AL BAR

Di Vittorio Feltri

Se non vogliono avere grane e finire in cella, gli italiani devono mettersi in testa un concetto elementare: qualche delinquente cerca di derubarli in casa o di rapinarli in qualsiasi luogo? Non possono reagire in alcun modo. I banditi che irrompono nella tua abitazione nottetempo, dopo aver forzato la serratura allo scopo di fare una razzia, vanno accolti quali profughi, con un sorriso. Non è solo una questione, pur importante, di bon ton: bisogna capire che i ladri sono indotti a violare la legge per necessità di sopravvivenza.

Non sono loro i cattivi anche se pretendono di impossessarsi dei tuoi beni, a costo di picchiarti e magari di ucciderti; il bastardo sei tu che non spartisci le tue ricchezze (...)


(...) con chi è in bolletta. Onde per cui datti una regolata. I criminali ti minacciano con le armi? Invece di difenderti, stappa una bottiglia di champagne o almeno di prosecco, se non desideri spendere troppo, e ricevili in salotto come buonismo comanda. Versa da bere, offri pasticcini e lascia che essi scelgano gli oggetti che maggiormente gradiscono e li portino pure via. Hai denaro contante e gioielli in cassaforte? Perdio, che aspetti, consegna loro le chiavi e non opporre resistenza.

La colpa del fatto che i grassatori si siano ridotti al furto per campare non è loro, bensì della società iniqua. E se la società è iniqua e produce criminali, la responsabilità è anche tua, che hai contribuito a creare troppi poveri disperati e pochi ricchi. Sei abbiente? Paga il fio. Non ti venisse in mente di proteggerti. I banditi sono armati? Non ci badare. Se hai un'arma, dimenticala. Altrimenti, se spari, ferisci o addirittura uccidi, sei un uomo finito. Ti arrestano. Ti processano. Ti obbligano a risarcire il malvivente. Poi ti sbattono in galera per anni perché il rovescio ha sostituito il diritto: non sei tu da compatire, ma coloro che ti hanno spogliato di ogni avere.

Gli ultimi casi di aggressione ne sono la prova provata. A Ermes Mattielli, a Scalini di Arsiero (Vicenza), sono stati inflitti 5 anni di carcere per aver azzoppato due ragazzi, che brandivano una sbarra, e tentavano di fregare del rame nella sua modesta aziendina di straccivendolo. Mattielli non era il primo furto che subiva. Esasperato, ha premuto il grilletto andando a segno. Senza ammazzare, però. I giudici lo hanno condannato a versare 135.000 euro ai furfanti. Non fosse sufficiente ciò, hanno stabilito che il padroncino vada in prigione per un lustro. Roba da matti? No. Roba da italiani. Non c'è da protestare: qui non si puniscono i farabutti, bensì i cittadini che ne sono le vittime. Il legislatore se ne guarda dal modificare le norme del codice penale. La legittima difesa (anche delle proprietà) non è mai riconosciuta, ma castigata come illegittima.

C'è poi un episodio recente che grida vendetta. Ci riferiamo al gioielliere di Ercolano. Il quale alcuni giorni orsono è stato rapinato di 5.000 euro da due briganti. Uno di essi gli ha puntato la pistola alla tempia. Il commerciante si è ribellato, dalla fondina ha estratto la rivoltella e ha premuto il grilletto. Li ha stecchiti entrambi. Riflessione terra terra: meglio due infami al cimitero che un uomo onesto all'ospedale. Macché. Il gioielliere è sotto inchiesta per eccesso di legittima difesa (quasi che esistesse una difesa moderata e contenuta) davanti a una pistola. Cosa egli avrebbe potuto fare in alternativa? Offrire ai rapinatori dei fiori, dei cioccolatini? Invitarli al bar?

Incredibile ma vero. Il commerciante è stato ora obbligato a fuggire da Ercolano perché minacciato di morte dai famigliari di coloro che ha freddato. Siamo alle solite. I martiri sono i gangster, e il reprobo è chi li ha neutralizzati. Nessuno tutela quest'uomo. È giustizia?".


Sono d'accordo.
Ringrazio Morris.
Noi ci troviamo di fronte ad un paradosso in cui chi si difende da una rapina rischia di finire in galera.
E' il caso del gioielliere di Ercolano, che è stato arrestato per avere sparato al rapinatore (uccidendolo) che lo minacciava.
E' il caso anche di Ermes Mattielli, l'uomo di Arsiero (Vicenza) che ha sparato a due ladri che volevano rubare il ferro vecchio.
Quest'ultimo è stato condannato a cinque anni di carcere e a pagare un risarcimento che non potrà mai pagare, perché la cifra è enorme.
Ora, noi ci troviamo di fronte ad un paradosso.
Coloro che si difendono vengono condannati ai sensi di quella legge che dovrebbe condannare i rapinatori, gli stupratori ed i ladri e tutti coloro che recano un'offesa.
Qui nessuno vuole che tutti diventino dei pistoleri.
Nessuno vuole la morte di nessuno.
Però, quando la polizia non è in grado di operare, cosa deve fare un cittadino che subisce una minaccia?
Ci sono poliziotti che non hanno neppure i soldi per comprare la benzina per le loro automobili.
Il cittadino deve rischiare la vita o difendersi?
Chi entra in casa di un'altra senza che quest'ultima gli abbia dato un permesso si deve aspettare una reazione.
Ci si rende conto del fatto che oggi l'Italia non sia un Paese sicuro?
Cordiali saluti.


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