leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato ""Gandhi era razzista": un libro sudafricano distrugge l'immagine del leader indiano".
"Quando questo libro uscirà, cambierà l'opinione su Gandhi". Così, hanno esordito Ashwin Desai e Goolam Vahed, docenti universitari a Johannesburg e autori di "The South African Gandhi: Stretcher-Bearer of Empire", i quali non hanno non hanno dubbi nell'affermare che Mohandras Karamchad Gandhi (1869-1948) sia stato razzista .
Il libro in questione documenta il periodo che il noto leader indiano, diventato l'icona del pacifismo in tutto il mondo, passò in Sudafrica tra il 1893 ed il 1914.
Scavando negli archivi e leggendo i testi che lo stesso Gandhi scrisse durante il lungo soggiorno sudafricano, gli studiosi hanno trovato dettagli scioccanti: il Mahatma giudicava i neri "selvaggi" e "primitivi", dediti a una vita "indolente e nuda".
Nel libro in questione compare una lettera al sua Parlamento di Natal che risale al 1893, nella quale egli scrisse:
"Ho avuto l'ardire di sottolineare che sia gli inglesi che gli indiani provengono dalla stessa stirpe, chiamata indo-ariana. Una credenza generale sembra prevalere nella Colonia secondo la quale gli indiani sono un soltanto un po' meglio, o addirittura uguali, ai selvaggi e cioè ai nativi dell'Africa. I bambini crescono con questo pensiero, e il risultato è che gli indiani sono trascinati in basso nella stessa posizione dei primitivi 'kaffiri'".
Infatti, il Ernesto Guevara (detto "Che", 1928-1967) organizzò il primo lager per omosessuali, come riporta l'articolo del sito "Questa è la Sinistra Italiana" che è intitolato "Che Guevara organizzò il primo campo di concentramento per gay".
Cadrà anche quest'altro mito?
Come si suol dire, il tempo è galantuomo.
Come si suol dire, il tempo è galantuomo.
Cordiali saluti.
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