Cari amici ed amiche,
Nelson Fragelli (presidente Associazione "Luci sull'Est") mi ha inviato questo messaggio:
"Davanti alla persecuzioni di cui oggi sono vittime centinaia di migliaia di cristiani in Iraq – scacciati in questi ultimi giorni dalle loro città, a volte anche torturati e uccisi –, l'associazione Luci sull’Est e il suo Osservatorio sulla Cristianofobia manifestano la loro totale, doveroso e ardente adesione all’appello della Conferenza Episcopale Italiana, che se tradurrà nella partecipazione dei suoi membri e sostenitori alla
Giornata di Preghiera per i Cristiani Perseguitati, il prossimo 15 agosto
Clicca qui per aderire!
NON possiamo più tacere
Infatti, è urgente porre fine al vergognoso dramma di questi nostri fratelli cristiani, purtroppo qualche volte dimenticati anche da noi cristiani dell’Occidente. L’Italia e l’Europa non possono più continuare a essere “cieca e muta davanti alle persecuzioni di cui oggi sono vittime” questi cristiani (le parole fra virgoletti sono del Cardinale Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopa Italiana).
Le scrivo oggi chiedendo anche la sua adesione [clicca qui per aderire] a questa Giornata di Preghiera per i Cristiani Perseguitati il prossimo 15 agosto. La sua adesione potrà manifestarsi concretamente per una preghiera perché cessi la persecuzione e per fedeltà di questi nostri fratelli in Cristo. Per quanto riguarda i collaboratori di Luci sull'Est, abbiamo accordato che la nostra preghiera sarà la recita di una corona del Santo Rosario, esattamente alle ore 15, in tutti i nostril centri. Chiediamo per il giorno 15 agosto inoltre la Sua partecipazione e quella delle persone che vorrà coinvolgere unendosi a noi nella recita del Santo Rosario, o se non potesse almeno una Ave Maria.
Fiducioso della sua adesione a questo appello [clicca qui per aderire], la prego di gradire i miei saluti più cordiali
Nelson Fragelli
Presidente".
Sono d'accordo.
Quanto sta accadendo in Iraq e in altre parti è gravissimo.
I cristiani dell'Iraq sono perseguitati.
I jihadisti sono un pericolo per tutti, anche per noi.
Questo è stato detto anche dall'arcivescovo di Mosul Emil Nona.
I governanti debbono intervenire con la politica e le armi.
Noi dobbiamo pregare.
Cordiali saluti.
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