credete voi di avere fatto il bene della Francia tagliando il collo al vostro re Luigi?
Credete voi di avere fatto il bene della Francia muovendo guerra a Dio e alla sua Chiesa?
Voi credete di avere fatto il bene ma la realtà vi sconfessa e vi punisce.
Avete tramutato l'agone della nobile arte della politica in una bolgia di popolo per arrivisti e corruttori, una bolgia in cui l'insulto prevale.
Avete incatenato le coscienze dei giovani con la vostra scuola pubblica.
Avete messo a morte i pastori della Chiesa di Dio e messo fine alla famiglia.
Avete creato un tale orrore che finanche re Enrico d'Inghilterra, colui che per lasciare la moglie e sposarsi nuovamente ruppe con la Santa Chiesa Cattolica, uscirebbe dal sepolcro (presso San Giorgio in Londra) e proverebbe vergogna
Questo sarebbe il bene della Francia?
Fare morire i contadini in Vandea è stato il bene della Francia?
Mettere a morte i pastori della Chiesa di Cristo è stato il bene della Francia?
In nome della "libertà", della "fraternità" e dell'"eguaglianza", voi avete trasformato il popolo in una marmaglia di invidiosi e seminato l'odio.
In nome della "libertà", della "fraternità" e dell'"eguaglianza", voi avete creato il terrore.
Se questa è la vostra società della "libertà", della "fraternità" e dell'"eguaglianza", io sono contro la vostra "libertà", la vostra "fraternità" e la vostra "eguaglianza".
Con queste parole, io mi congedo.
Cari amici ed amiche,
molti erigono Maximilien de Robespierre (6 maggio 1758-28 luglio 1794) ad eroe.
In realtà, egli non rappresenta valori positivi.
Ora, faccio un confronto tra la politica anglosassone e quella europea.
Pur con tutte le critiche che le si possono rivolgere, la politica anglosassone è una politica "aristocratica e democratica" .
Infatti, essa è una politica democratica ma non populista.
La politica europea (ed italiana) passò per la Rivoluzione francese.
Con la Rivoluzione francese, i toni della politica divennero offensivi e spesso lo scontro politico diveniva uno scontro tra persone.
Ancora oggi è così e basti vedere come si comportano Beppe Grillo e certa sinistra, qui in Italia.
Robespierre parlava della "libertà del popolo".
Però, durante il periodo del Terrore (1793-1794) egli mise a morte i suoi avversari ed ogni forma di dissenso.
Inoltre, con la Rivoluzione francese si affermò l'idea dello Stato onnipresente, lo Stato che rendeva ogni cosa soggetta alla legge.
Da qui nacque l'idea della burocrazia prolissa che tanti danni fa in Paesi come il nostro.
L'idea dello "Stato onnipresente" si rifletteva anche sulla scuola.
Come le è oggi, la scuola era il posto in cui si formavano le generazioni future.
Con il monopolio della scuola pubblica, lo Stato controllava le coscienze ed il futuro delle generazioni che sarebbero venute dopo.
La scuola non istruiva più ma indottrinava.
Con Robespierre, lo Stato si pose contro la Chiesa.
Egli, infatti, vedeva nella Chiesa una vera e propria antagonista al suo modello di Stato.
Lo Stato, infatti, doveva diventare una sorta di Moloch che avrebbe omologato ogni cosa e la Chiesa era un ostacolo a ciò.
In fondo, i regimi liberticidi (come quello nazista e quello comunista) ebbero in comune l'odio verso la Chiesa.
Con la Rivoluzione francese si affermò l'idea dell'invidia sociale, il concetto secondo cui un ricco era tale perché aveva fatto dei soprusi e non perché aveva ereditato la sua fortuna o perché aveva avuto un colpo di fortuna.
Un personaggio della Rivoluzione francese Francois Noel Babeuf (23 novembre 1760-27 novembre 1797), l'antesignano di Karl Marx.
L'eguaglianza non esiste e non può essere imposta con la forza.
Sulla Rivoluzione francese serve chiarezza.
Cordiali saluti.
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