Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo della rivista "Panorama" che è intitolato "Sotto a chi tocca".
L'articolo è stato scritto da Stefano Cingolani.
Il premier Matteo Renzi parla di ripresa economica e di speranza.
In realtà, la speranza è ben lungi dall'arrivare.
Il pezzo con cui inizia l'articolo è eloquente:
""Gli italiani possono andare in vacanza tranquilli. Non ci sarà nessuna manovra correttiva. Anzi, in settembre avremo una ripartenza col botto". Così parlava il capo del governo il 1° agosto presentando lo Sblocca Italia, un pacchetto di provvedimenti in 10 capitoli per "liberare le energie del Paese". Passano due giorni e nell’omelia domenicale sulla Repubblica Eugenio Scalfari invoca l’arrivo della troika, il commissariamento di Commissione europea, Fondo monetario e Bce. Matteo Renzi mangia la foglia, si fa intervistare dal medesimo quotidiano e cerca di esorcizzare lo spettro che segnerebbe la sua fine. Ma in ogni caso mette le mani avanti: "Se mai ci fosse bisogno di una manovra non imporremo nuove tasse". Dal "mai", dunque, siamo già al «se mai». E non è finita qui.
Il bonus di 80 euro non ha scalfito un fardello fiscale del 52 per cento che sale al 68 sui lavoratori autonomi. In queste condizioni non c’è spazio né per i consumi né per i risparmi. Infatti, l’Italia non cresce. La prima metà dell’anno è stata sprecata, come dimostra il dato sul secondo trimestre diffuso mercoledì 6 dall’Istat. Se le cose andranno meglio in autunno, il prodotto lordo salirà molto meno della metà rispetto allo 0,8 che il governo ha scritto nel Documento di economia e finanza, avvicinandosi piuttosto a quello 0,2 previsto dalla Confindustria. I prezzi continuano a cadere avviandosi pericolosamente verso una vera deflazione. Così, saltano anche tutti gli altri parametri, a cominciare dal disavanzo pubblico (invece del 2,6 concordato con Bruxelles va oltre il 2,8) mentre il debito/Pil s’avvicina a quota 140, considerata da tutti la soglia del pericolo.".
Mi sa che il botto lo faremo per davvero.
Per avere del consenso alle elezioni, Renzi aveva deciso di dare un bonus di 80 Euro, bonus che sarebbe state messo nelle buste paga di ciascun italiano.
Peccato che quegli 80 Euro siano stati pagati con i soldi che dovrebbero andare ai pensionati..
Mi ricordo di una trasmissione televisiva che parlava di politica in cui sono state intervistate delle persone.
E' stata intervista anche una vecchina.
Questa vecchina aveva detto: "Voterò il Partito Democratico e Renzi che mi darà gli 80 Euro".
Questa intervista era stata fatta qualche giorno prima delle elezioni europee e Renzi aveva promesso che quel bonus sarebbe stato esteso anche ai pensionati.
Il 18 maggio scorso, Renzi ha detto a Radio 24:
"Il bonus di 80 Euro sarà allargato anche a partite IVA, pensionati ed incapienti".
Due giorni prima delle elezioni, ospite della trasmissione televisiva "Agorà", Renzi dice:
"Quest'anno non abbiamo potuto occuparci dei pensionati, ma dal 2015 ci saranno anche loro nella misura degli 80 Euro".
Il 2 luglio, ospite della trasmissione "Porta a Porta", Renzi ha detto:
"Sono convinto: il bonus di 80 Euro arriverà anche ai pensionati".
Ora, però, c'è stata una marcia indietro: i pensionati non riceveranno il bonus.
Cosa diranno quelli che prima delle elezioni l'hanno pensata come coma l'ha pensata la vecchina?
Se a dire una cosa del genere fosse stato il presidente Berlusconi, molti avrebbero protestato.
Il presidente Berlusconi sarebbe stato "fucilato" dalla stampa.
Anzi, dopo gli 80 Euro (che vengono pagati di fatto dai pensionati) è arrivata la stangata della TASI.
Oltre a ciò, l'economia non decolla.
E' crollato persino l'export, anche grazie alla scelta da parte del governo di appoggiare le sanzioni contro la Russia.
C'è il rischio che in autunno si debba fare una nuova manovra economica e che si ritocchino in ribasso le pensioni.
In pratica, i pensionati potrebbero prendere meno soldi.
Questo sarebbe inaccettabile!
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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