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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 6 febbraio 2014

Viterbo sotterranea

Cari amici ed amiche.

Viterbo è la città del Papa.
Tra il 1268 ed il 1271 ci fu il primo Conclave.
Però, sotto la bella città medioevale vi è un altrettanto interessante ipogeo.
Vi sono stanze sotterranee con oggetti interessanti come cocci, vasellame e strumenti di tortura.
Vi, per esempio, una garrota.
La garrota è una sorta di sedia con una corda che si mette attorno al collo e che stringe la gola e spezza le vertebre cervicali.
Vi è anche una grossa pietra usata come palla che veniva legata al piede.
Vi era anche il "Violino dell'ignominia" , una sorta di gogna usata per le donne bisbetiche e litigiose.
Oltre a ciò, nell'ipogeo vi è anche un angolo alchemico, con un alambicco.
Ora, l'ipogeo si trova sotto una piazza con un nome particolare, Piazza della Morte.
Questo nome potrebbe essere ambivalente.
Nel Medio Evo non vi era la carcerazione per come la conosciamo noi oggi.
Una volta, per esempio, non c'erano le disponibilità per mantenere un detenuto.
Però, il termine "Piazza della Morte" potrebbe avere una valenza alchemica.
Nella vecchia alchimia, la Morte indicava la nigredo una delle tre fasi del processo secondo cui si voleva trasformare il vile metallo in oro.
Ringrazio le amiche di Viterbo delle foto.
I viterbesi sono fortunati di avere un simile patrimonio.
Cordiali saluti.

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