Cari amici ed amiche.
Su Facebook, don Giovanni Telò, parroco di Villa Garibaldi di Roncoferraro, ha messo questa riflessione:
"FACEBOOK, ISTRUZIONI PER L'USO
In questi giorni, Facebook compie dieci anni. L'anniversario ha suscitato numerose riflessioni. Propongo quelle del giornalista Gigio Rancilio ("Avvenire", 4 febbraio) perché mi sembrano molto concrete, alla portata di tutti coloro che utilizzano questo strumento.
Scrive Rancilio: "Internet, soprattutto i social, sono come dei bar, più o meno affollati. Chi entra è più propenso a condividere il pettegolezzo, la spacconata, la battuta che fa ridere piuttosto che a proporre agli altri "clienti" un contenuto serio. Chiunque sia iscritto a Facebook lo sa bene: se condivide una riflessione sulla povertà mondiale riceve pochi "mi piace", se invece mette un video curioso o la foto di un cucciolo ne raccoglie molti di più. E siccome ottenere tanti "mi piace" (scusate il bisticcio) fa piacere a tutti, la qualità dei contenuti cala vertiginosamente. Perché la media degli iscritti premia gli eccessi, le provocazioni, le offese, le storie strappalacrime, le emozioni più facili. Con riflessi sul nostro modo di pensare e di leggere la realtà.
"Dobbiamo averne paura? No. Tutt'altro. Come ha detto recentemente papa Francesco dobbiamo portare nel web olio profumato da versare sulle ferite del prossimo e vino buono che generi allegria. Dobbiamo immettere nel web dosi massicce di speranza e di bene; "postare" sui social la parte migliore di noi e spingere gli altri a farlo. Con la consapevolezza che Internet è uno strumento. Un elettrodomestico. Usarlo senza istruzioni è pericoloso. Ma la "colpa", prima che del mezzo, è dei singoli. E delle singole azioni che ognuno di noi compie in Rete. Tanto più che Internet le registra tutte. E in base a quello che facciamo, anzi che scegliamo, cambia le sue strategie. Ricordatevelo prima di cliccare sul prossimo "mi piace"".
Facebook compie dieci anni.
Faccio una mia riflessione.
Mi ero iscritto a Facebook nel 2009. Lo avevo fatto perché sono un attivista politico.
Quindi, la motivazione della mia iscrizione a Facebook era stata questa.
Poi, avevo costruito il blog "Italia e Mondo" e con quel blog avevo deciso di guadagnarmi qualche soldo, visto che sono senza lavoro.
Oggi, il blog "Italia e Mondo" è chiuso ma la mia attività di blogger continua con questo blog, "The Candelabra of Italy".
Se debbo dire la verità, se potessi tornare indietro non saprei se iscrivermi o meno a questo social network.
Certo, su Facebook ho mantenuto i contatti con i miei amici e parenti e ho potuto conoscere nuove persone interessanti.
Spero di potere conoscere dal vivo qualcuna di queste.
Però, la qualità dei contatti non è sempre delle migliori, tra fake e troll.
Inoltre, su Facebook non si può dire quello che si vuole.
Infatti, chi esprime un certo tipo di idee (come quelle in difesa della famiglia o in difesa di Israele) rischia di essere attaccato da gruppi di utenti militanti di altre forze politiche (che sono avverse) e segnalato agli amministratori del social network, per non dire che subisce anche insulti e minacce.
Io mi ero trovato in situazioni simili.
Se potessi tornare, forse, non mi iscriverei a Facebook e non è detto che resti.
Resto su Facebook solo perché sono segretario del Circolo Roncoferraro Giovani e Futuro e ne gestisco la pagina.
Se le cose dovessero mettersi male, però, io me ne potrei andare.
Forse, a un popolo come il nostro, un popolo che ha all'interno una così forte verve polemica e basata sullo scontro ed una forte violenza verbale che spesso si butta sul personale, Facebook dovrebbe essere vietato.
La mia è una provocazione ma vorrei che tutti voi rifletteste.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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