Cari amici ed amiche.
La foto qui sopra mostra un ritratto della regina d'Inghilterra Elisabetta I Tudor (1533-1603).
Fino a qui non ci sarebbe nulla di male, se non fosse che questo quadro si trova a Siena.
Proprio così, questo quadro (che risale al 1583) si trova nella Pinacoteca Nazionale, che si trova del Palazzo Buonsignori a Siena.
Questo quadro è stato attribuito al pittore fiammingo Quentin Metsys il Giovane (1543-1589).
Questo quadro è intitolato "Ritratto di Elisabetta I con il setaccio" e la regina è rappresentata nei panni della leggendaris vestale Tuccia, che dimostrò la sua verginità trasportando con un setaccio l'acqua del fiume Tevere fino al Tempio di Vesta, senza perderne una goccia.
Esso si trova nel primo piano del palazzo, piano che ospita le opere del XVI e del XVII secolo senese.
Però, la regina Elisabetta I non fu proprio senese.
Ora, l'autore del quadro non era mai stato a Siena.
Egli nacque ad Anversa, visse a Londra e morì a Francoforte sul Meno.
La regina sapeva dell'Italia, anche se non risulta che ella vi si fosse recata.
Dunque, come mai quel ritratto è in quel museo di Siena?
Il mistero potrebbe riguardare un frate, un tale frate Francesco dell'abbazia di Preci, in Umbria.
Questo frate operò la regina Elisabetta I di una cataratta.
Questo potrebbe smentire l'idea in cui la regina fosse stata realmente anticattolica e direttamente coinvolta in molte delle azioni contro i cattolici in Inghilterra, azioni che forse furono condotte dal suo consigliere Francis Walsingham (1532-1590).
La regina potrebbe avere dato il quadro all'abbazia di Preci, nota per i suoi chirurghi, ed il medesimo potrebbe essere arrivato a Siena per vie traverse.
L'operazione avvenne nel 1588.
All'epoca, la regina aveva cinquantacinque anni e quindi era possibile che si fosse ammalata di cataratta.
Il quadro risale al 1583.
Dunque, la regina potrebbe avere donato quel ritratto.
Di sicuro, esso non avrebbe potuto essere stato trafugato.
Se il quadro fosse nel palazzo reale a Londra, difficilmente lo si sarebbe potuto prendere, senza che la regina e chi era con lei se ne accorgessero.
Dunque, la regina potrebbe averlo donato.
Ci sarebbero da capire ancora molte cose.
Però, va detto che i regnanti Tudor erano molto legati all'Italia.
Re Enrico VIII (1491-1547) amava i vini toscani e la regina Elisabetta I conosceva la lingua italiana.
Questo quadro lega ancora di più l'Inghilterra all'Italia.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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