The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
lunedì 10 febbraio 2014
Ci fu un complotto contro Papa Benedetto XVI?
Cari amici ed amiche.
Leggete l'articolo scritto da Antonio Socci su "Libero", articolo che è intitolato "Ratzinger, chi è perché lo ha costretto a dimettersi".
Dell'articolo è interessante la parte che recita:
"Ma allora chi, come e perché - prima di Vatileaks - ha creato una situazione che ha indotto il papa a valutare di non poter più sostenere la lotta? Ratzinger è uno dei giganti della Chiesa del Novecento ed è molto vasta la mappa di coloro che, nel corso dei decenni, anche su fronti contrapposti, hanno individuato il loro Nemico in quest’uomo mite e sapiente. Anzitutto egli entra in scena come uomo del Concilio: è colui che, scrivendo il discorso del cardinale Frings, abbatterà il vecchio S. Uffizio di Ottaviani, l’inquisizione. Nel postconcilio diventerà il nemico di tutti coloro che pretendevano di usare il Vaticano II per spazzar via la Chiesa di sempre e costruirne una prona al mondo e alle ideologie: da Rahner ad Hans Küng, fino a Martini che - come cardinale - si è opposto frontalmente a Ratzinger e a papa Wojtyla. Non erano destinati a procurargli amici, poi, i suoi due primi interventi, quando fu chiamato da Giovanni Paolo II alla guida della retta dottrina: quello in cui ribadì la condanna cattolica della massoneria e i testi che confutarono e condannarono la Teologia della liberazione. Infine sarà sempre Ratzinger a denunciare in mondovisione, durante l’ultima solenne via crucis di Giovanni Paolo II, "la sporcizia nella Chiesa", con parole durissime e drammatiche. Sarà lui che realizzerà una purificazione radicale della Chiesa dalla piaga dei preti pedofili, con provvedimenti drastici e un ribaltamento totale di certa mentalità clericale.Ancora lui infine scandalizzerà gli ecclesiastici progressisti (tanto da suscitare la ribellione aperta di diversi vescovi) quando - in linea vera con il Concilio - cercherà di riportare all’unità la Fraternità S. Pio X e restituirà libertà alla liturgia tradizionale della Chiesa. Era stato lui con Giovanni Paolo II che aveva valorizzato i tanti nuovi movimenti fioriti nella Chiesa, specie fra i giovani, e che ha colto e denunciato la "questione antropologica" che oggi nel mondo sta bombardando i valori della vita, della famiglia e della dignità umana.".
In quell'articolo si parla di un presunto complotto ai danni di Papa Benedetto XVI.
In precedenza, la Chiesa ebbe delle crisi.
Pensiamo a quello che ci fu al tempo dell'imperatore Ottone di Sassonia (912-973) in cui la Chiesa tedesca volle essere indipendente da Roma.
Pensiamo a quello che accadde nello Scisma d'Occidente (1378-1417), in cui la Chiesa era in mano a tre Papi.
Pensiamo a quello che accadde nella Riforma protestante, in cui ci furono anche alti prelati che abbracciarono la Riforma.
Cito, per esempio, il vescovo di Sambia Georg von Polenz, che nel 1525 aderì al luteranesimo, l'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer (1489-1556) e l'arcivescovo di Colonia Gebhard Truchsess von Waldburg (1547-1601), che si sposò con la suora Agnes von Mansfeld Eisleben ed aderì al protestantesimo.
Pensiamo anche a quello che accadde durante l'Illuminismo, in cui ci furono le contese tra giansenisti e gesuiti che portarono la Chiesa ad essere impreparata ad affrontare le sfide degli illuministi e della Rivoluzione francese del 1789.
Bene o male, la Chiesa si riprese da questi traumi.
Nel caso delle dimissioni di Papa Benedetto XVI, effettivamente ci fu una serie di questioni partite da dentro la Chiesa.
Qui si è visto che il Papa è spesso e volentieri un uomo solo.
Contro la sua linea, c'erano senza i prelati ed i teologi progressisti, dal teologo Hans Kung al cardinale Carlo Maria Martini.
Ad aggravare le cose era la questione della pedofilia di alcuni sacerdoti, questione che era stata gonfiata da molti mass media.
Inoltre, anche la condanna della massoneria e la confutazione della Teologia della Liberazione attiravano su Papa Benedetto XVI le antipatie degli ambienti marxisti e laicisti.
Il Papa aveva deciso di rinunziare al suo magistero perché vedeva che le forze fisiche gli mancavano e per dare la scossa ad una Chiesa che era ridotta ad essere un campo di battaglia tra fazioni di diversa ideologia.
Più che di un complotto si tratta di una guerra nella Chiesa.
Cordiali saluti.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Translate
Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Nessun commento:
Posta un commento