Cari amici ed amiche.
Leggete l'articolo del blog "Reazione cattolica" che è intitolato "Australia. Marriage Act vieta nozze gay: matrimoni di Canberra annullati".
Il Parlamento australiano dice no ai matrimoni gay.
Ad oggi, l'Australia è l'unico Paese anglosassone che vuole mantenere il concetto di famiglia inteso come unione tra uomo e donna.
Il fatto rilevante è che la lobby gay ha trovato nello Stato un ostacolo.
Questo è fondamentale!
Non solo è stato fatto ciò ma quei matrimoni gay celebrati in quel Paese sono stati dichiarati nulli.
L'Australia è un Paese federale.
Lo Stato di Canberra aveva fatto sposare delle coppie gay ma il Parlamento ed il Governo centrali hanno fermato tutto.
Forse, il popolo non vuole i matrimoni gay e lo Stato ha seguito il volere del popolo.
Lo stesso discorso si potrebbe fare per i Paesi europei, al rovescio.
Basti pensare alle proteste in Francia, ove il presidente Francois Hollande aveva imposto i matrimoni gay e oggi sta trattando chi manifesta contro di essi come delinquenti.
E' questo il concetto di democrazia del presidente Hollande?
Qui in Italia, il deputato del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia ha proposto i matrimoni gay ed i matrimoni tra specie diverse.
Quindi, secondo Sibilia, non solo potrebbero sposarsi le coppie formate da due uomini o da due donne ma anche una coppia formata da un uomo e da un cane, una donna ed un gatto, un uomo ed una pecora e così cia.
Per il bene di tutti, mi auguro che Sibilia non abbia seguito.
Se l'Europa deve essere quella di Hollande, Sibilia e soci, io preferisco diventare australiano.
La questione non è solo religiosa ma anche sociale, economica e culturale.
Parificare le coppie gay a quelle eterosessuali significa, per esempio, dovere dare più pensioni di reversibilità.
Se si dovesse dare seguito alla proposta di Sibilia, si dovrebbe dare la pensione di reversibilità anche ad una cagna rimasta "vedova" del suo "padrone-marito"?
Distruggere la famiglia significa distruggere la società.
Forza Australia!
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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