La legge elettorale chiamata "Porcellum" è stata bocciata dalla Corte Costituzionale.
La Corte Costituzionale (Consulta) ha definito incostituzionale la mancanza di una soglia oltre la quale ci sarebbe il premio di maggioranza e la mancanza di preferenze.
Sulle preferenze, mi viene da dire una cosa: le Regioni, le Province ed i Comuni eleggono con le preferenze.
Sappiamo tutti dei fenomeni corruttivi che sono in quegli enti.
Forse, oltre alle preferenze servirebbe anche una maggiore selezione dei candidati da parte dei partiti che li propongono.
Quello delle preferenze è il problema minore.
Sulla mancanza della soglia del premio di maggioranza, qui c'è un problema vero.
Infatti, con l'attuale legge elettorale, basta avere anche un solo voto in più degli altri per avere il 55% dei seggi alla Camera dei Deputati, 345 su 630.
In pratica, se anche una forza politica prendesse solo il 20% dei voti, basterebbe che tutte le altre ne prendessero di meno, per avere alla Camera dei Deputati 345 voti su 650.
C'è un problema di rappresentatività.
La cosa gravissima, però, è il fatto che oggi siano i magistrati a dettare legge.
Al TGCOM24, l'onorevole Daniela Santanchè (Forza Italia) ha detto che dopo il presidente Berlusconi tutti i parlamentari sono stati dichiarati ed illegittimi dai giudici.
Di fatto, i giudici hanno scritto la legge elettorale e sono diventati legislatori.
L'onorevole Santanchè ha chiesto che il Presidente della Repubblica sciolga le Camere e si vada a votare.
Effettivamente, riformare la legge elettorale è importante ma si devono riformare anche le istituzioni.
L'unica cosa sensata, sarebbe modificare il "Porcellum" , introducendo le preferenze (su cui ho qualche perplessità) e la soglia minima per avere il premio di maggioranza al 40% e poi andare subito a votare.
Cordiali saluti.
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