Cari amici ed amiche.
Leggete questo post della pagina di Facebook del "Minzolini Fan Club":
"LA UE BOCCIA L’ITALIA PER LA LIBERTA’ DI STAMPA
L'Europa dice no alle normative italiane sulla diffamazione, che non
sono “pienamente conformi agli standard di libertà di espressione”. In
pratica significa che sono leggi liberticide e a dirlo chiaramente è
stata una Commissione ad hoc firmato da tre esperti. In particolare
hanno trattato il caso dei giornalisti Sallusti e Belpietro: in entrambi
i casi hanno scritto che “la natura e
la severità della pena imposta, cioè il carcere, seppure poi sospesa,
hanno avuto un significativo effetto raggelante e, in assenza di
circostanze eccezionali tali da giustificare una sanzione così severa,
costituisce un'interferenza sproporzionata con le legittime intenzioni
perseguite”.
Secondo questi giuristi “è legittimo limitare la
libertà di espressione con le leggi sulla diffamazioni nell'intento di
proteggere il diritto alla reputazione. Tuttavia, le misure restrittive
non devono essere troppo pesanti e devono conformarsi al principio di
proporzionalità, al servizio di un'esigenza sociale pressante”. Basta
quindi con la galera per i giornalisti, anche se solo minacciata. “La
prigione per diffamazione deve essere abolita, eccetto che in limitati
casi estremi come per discorsi d'odio o incitamento alla violenza, e
ingenti ammende devono essere applicate con attenzione per evitare di
dissuadere giornalisti o altri commentatori dal dare il loro contributo a
discussioni di interesse pubblico”. E hanno aggiunto: “Le autorità
devono rispettare il diritto dei giornalisti di diffondere informazioni
in questioni di interesse generale, compreso il ricorso a un grado di
esagerazione o provocazione, purché in accordo con il giornalismo
responsabile”.".
Negli Stati Uniti d'America, la libertà di stampa e di espressione è garantita.
In quel Paese, un politico che litiga con giornalista o con un blogger è visto come un debole.
Sono d'accordo sull'eliminazione del reato di diffamazione, a patto che restino perseguibili tutti quei discorsi di incitamento all'odio.
Il vero problema dell'Italia, però, è un altro.
In Italia, una parte consistente della stampa è di partito.
Cito giornali come "L'Unità" o reti come "RAI 3".
Il caso di RAI 3 è particolarmente grave perché essa è una rete pubblica ma è infeudata da un partito, il Partito Comunista Italiano, oggi Partito Democratico.
Quindi, la stampa perde quel ruolo di "cane da guardia" del popolo (e con cui il popolo si tutela) e diventa uno strumento di propaganda.
Un'altra cosa che va tolta è il finanziamento pubblico alla stampa.
Questa è una battaglia di Ricky Filosa, il direttore di "Italia chiama Italia".
Il mondo della stampa è cambiato.
Oggi, ci sono tante reti televisive, tanti giornali, i blogs ed i giornali in rete.
Il finanziamento pubblico alla stampa non serve ed è un costo per lo Stato.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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