A Strasburgo ha vinto la vita!

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo del blog "Reazione cattolica" che è intitolato "Strasburgo: per sette voti il rapporto Estrela viene respinto!".

Per sette voti, il Parlamento Europeo ha bocciato il rapporto "Estrela"  su "Salute e diritti sessuali e riproduttivi".
Questo documento proposto dalla deputata socialista E.Estrela avrebbe "invitato" ogni nazione europea a favorire l'aborto anche per le minorenni senza il consenso dei genitori, la contraccezione e la fecondazione assistita, la "rieducazione" degli insegnanti all'ideologia gay ed i corsi obbligatori nelle scuole sull'identità di genere, ovviamente in favore della lobby LGBT.
Si prescrivevano “servizi di qualità per l’aborto legali, sicuri e accessibili a tutti” e “regolamentazione e monitoraggio” dell’obiezione di coscienza anche negli istituti religiosi. Questo provvedimento era specialmente rivolto a quelle nazioni, Italia, Slovacchia, Ungheria, Romania, Polonia e Irlanda, dove la maggior parte di ginecologi e anestesisti richiede l’obiezione di coscienza in caso di aborto. “Gli Stati membri” – si legge – “dovrebbero regolamentare e sorvegliare il ricorso all’obiezione di coscienza nelle professioni chiave”. “Triste giorno per il Parlamento Europeo” – commenta M. Cashman, europarlamentare e co-presidente dell’Intergruppo LGBT – “Il centro-destra ha respinto il rapporto progressista e approvato un’agenda conservatrice sui diritti delle donne”. Sommersa dai fischi, la relatrice ha ribattuto “urlate, ma non mi farete tacere”, assicurando ai “movimenti estremisti e fondamentalisti” che gli elettori “ricorderanno questa vergognosa votazione”. Il voto “ha espresso il fastidio […] per la continua insistenza dell’area vetero-femminista che ogni mese ripropone le stesse questioni a favore dell’aborto e del matrimonio omosessuale” dichiara C. Casini, presidente del Movimento per la Vita.
Sulla rivista "L'Eco di San Gabriele",  nella pagina 72 dell'edizione cartacea di questo mese, troverete una mia lettera intitolata "Il cattolico difenda la vita e la famiglia".
In quella lettera, io avevo attaccato questa cultura della morte.
L'ho fatto come attivista politico (è noto che io faccia parte di Forza Italia, un partito di quel centrodestra che ha fatto bocciare il documento "Estrela") e come cattolico, oltre che come cittadino.
Noi cattolici, pur laicamente, dobbiamo essere in campo per la famiglia e per la vita.
Se noi non facessimo queste cose, chi le farebbe?
Noi abbiamo il dovere di difendere la vita.
Noi abbiamo il dovere di difendere la famiglia, come associazione naturale fondata sul matrimonio.
Della succitata lettera di quel passaggio, io avevo commentato la petizione dell'onorevole Carlo Casini e scritto:

"Papa Francesco aveva ribadito che la famiglia si fonda sul matrimonio tra un uomo e una donna e si è detto contro l'aborto e l'eutanasia, pur dicendo di non volere giudicare nessuno.
Noi cattolici abbiamo il dovere di portare questi valori.
Io, che sono un blogger cattolico e attivista politico, mi sono sempre impegnato.
L'ho fatto attraverso il mio blog e parlo di questi argomenti in vari dibattiti.
Essere cattolici vuole dire anche questo. Il cattolico difende la famiglia e la vita.
Per questo motivo, ritengo che iniziative come quelle dell'onorevole Casini vadano portate avanti e incoraggiate. Ognuno deve fare la sua parte. Come ha scritto l'onorevole Casini, ogni firma è come una goccia d'acqua e il mare è fatto di tante gocce d'acqua.
Termino con una frase di don Tonino Bello che disse: "Accendere un fiammifero vale infinitamente più che maledire l'oscurità".

Allora, riflettiamo.
Cordiali saluti.