La proposta choc del presidente Berlusconi: "Restituiremo gli introiti dell'IMU sulla prima casa!

Cari amici ed amiche.

Il presidente Berlusconi ha svelato la proposta choc di cui tanto si è parlato.
Egli ha proposto l'abolizione dell'IMU (Imposta Municipale Unica) e la restituzione degli introiti della medesima imposta sulla prima casa del 2012.
Si sa, l'IMU è stata una misura presa dal governo di Mario Monti e ha fatto molti danni.
Essa ha bloccato il mercato immobiliare e quello delle costruzioni.
Inoltre, ha fatto salire in modo vertiginoso gli affitti, tolto soldi alle aziende e ha impoverito le famiglie.
Il provvedimento proposto dal presidente Berlusconi è quello di restituire quei 4.000.000.000 di Euro provenienti dall'IMU sulla prima casa.
Questo provvedimento può essere coperto finanziariamente con un accordo con la Svizzera.
Infatti, molti cittadini italiani hanno attività finanziarie in Svizzera.
Ora, altri Paesi hanno fatto accordi simili con gli elvetici.
Pensiamo al Regno Unito, il cui governo si è accordato con le autorità elvetiche per tassare le attività finanziarie dei cittadini britannici nel loro Paese.
Anche il presidente Berlusconi ha pensato di fare questo e qualora dovesse vincere le elezioni farebbe questa cosa al primo Consiglio dei Ministri.
Ora, questo provvedimento (se venisse attuato) porterebbe nelle casse dello Stato italiano ben 25.000.000.000 di Euro.
Quindi, esso porterebbe nelle casse del nostro Stato ben 21.000.000.000 di Euro in più di quelli del gettito dell'IMU sulla prima casa.
Inoltre, il presidente ha proposto anche l'abolizione dell'IMU sulla prima casa.
Questo provvedimento sarebbe coperto con l'aumento delle accise sui tabacchi e sui giochi, come il Lotto.
Un altro provvedimento importante sarà l'applicazione dei costi standard nella sanità.
Ergo, se venisse applicata una cosa del genere, una siringa avrebbe lo stesso costo in Lombardia come in Calabria, che oggi vedono differenze nei pagamenti ai fornitori, proprio nel campo sanitario.
Infatti, in Lombardia, la sanità impiega trecento giorni a pagare i fornitori.
In Campania, la sanità impiega ben settecento giorno a pagare i fornitori, ed in Calabria ben novecento.
Questa cosa deve finire!
Questi sono provvedimenti importanti.
Bisogna garantire i bilanci dello Stato ma anche quelli di aziende e famiglie.
Cordiali saluti.