Cari amici ed amiche.
Leggete l'articolo scritto da Barbara Laurenzi su "Italia chiama Italia" ed intitolato "Caso Mps, il Pd nell’occhio del ciclone".
Ora, io penso che il Partito Democratico non possa continuare a dire di non avere avuto influenza sulla Banca Monte dei Paschi di Siena.
I consiglieri della banca sono stati messi dalle amministrazioni locali che sono di centrosinistra, attraverso la fondazione.
Purtroppo, il legame tra la banca e la politica c'è.
Ora, vi faccio leggere questo punto molto interessante dell'articolo:
"Mps - Che cosa accade e quali sono le responsabilità del Pd Chi vive all’estero, forse, avrà trovato alcune difficoltà nel seguire le diverse puntate di questa infelice saga. In realtà tutto ebbe inizio con l’acquisizione di Banca Antonveneta da parte di Mps, un gesto che fu immediatamente definito “megalomane” da molti analisti finanziari non appena fu annunciato dall’allora presidente Mussari, nel novembre del 2007. Mussari concluse un accordo con la banca spagnola Santander per acquistare il 55 per cento di Antonveneta, già precedentemente smembrata e al centro dello scandalo ‘bancopoli’, a un prezzo finale di dieci miliardi di euro. Ovviamente, per sostenere una cifra di questo livello Mps varò un aumento di capitale e si indebitò fino al collo, facendo cadere anche l’omonima fondazione.
Ed è qui che entra in gioco il principale attore della vicenda, quello che chiama in campo direttamente la politica e il Partito Democratico: la Fondazione Monte dei Paschi. Come tutte le fondazioni bancarie, anche quella di Mps è nata negli anni Novanta per sostenere la graduale privatizzazione del settore, a essa spetta il possesso delle azioni e l’investimento dei dividendi. E, come sempre accade in Italia, chi dovrebbe comandare nel privato viene invece scelto dal pubblico, chi decide viene ‘deciso’ dalla politica. Politica che, in questo caso, è riuscita a distruggere uno storico istituto bancario conducendo giochi finanziari finalizzati a un uso distorto dei derivati. Signore e signori, ecco il Partito Democratico.".
Nella cultura comunista (che è presente nell'attuale Partito Democratico) vi l'idea che tutto debba essere collegato al partito, dal comitato di Paese (che fa feste e sagre) alla banca.
Così, il partito controlla le amministrazioni locali di un luogo.
Sistemi come quello della Provincia di Mantova, quello dell'Emilia-Romagna e (nel caso specifico) della Toscana (che sono tutti di sinistra) funzionano così.
Questo, alla lunga, crea assuefazione nella popolazione che vota centrosinistra perché si è abituata a quel sistema, a prescindere dal fatto che esso piaccia o meno.
Purtroppo, questo determina una concentrazione di potere che può portare a casi come quello della Banca Monte dei Paschi.
Ora, vi invito a leggere l'articolo scritto su "Italia chiama Italia" da Andrea Verde che è intitolato "Italiani all’estero e Politiche 2013, l’inciucio fra i patronati e il Pd".
Quello di cui parla questo articolo è un discorso analogo.
Per i partiti di ispirazione comunista, le associazioni di volontariato, i patronati, i sindacati, i comitati di paese, le banche e (in qualche caso) le parrocchie devono essere le "cinghie di trasmissione" tra essi e la popolazione.
In pratica, secondo questo sistema, se una persona cerca lavoro deve rivolgersi al patronato o al sindacato, per avere una mano, e quindi deve avvicinarsi al medesimo.
I comitati di paese fanno le feste, tra cui quelle dell'Unità.
Di conseguenza, chi opera in quei comitati collabora nella propaganda dei partiti.
Questo determina quella concentrazione di potere di cui parlo, che può generare le situazioni spiacevoli come questa di cui si parla.
Servono nuove regole.
Ad esempio, bisogno separare nettamente le fondazioni bancarie dalle banche.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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